10 punti per rilanciare il turismo- di Valerio Gruessner

10 punti per rilanciare il turismo- di Valerio Gruessner

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Gentile Direttore,
la ringrazio di concedermi questo spazio per esporre alcune considerazioni riguardo al tema turismo a Bagheria. Le scrivo in quanto operatore turistico impegnato sul territorio da tanti anni e ritengo che a Bagheria sia necessario, soprattutto in questo importante frangente, affrontare in maniera accurata un dibattito sul tema di mia competenza.
Vorrei partire esplicitando alcuni fatti difficilmente contestabili.

Bagheria non puó pretendere di diventare una meta turistica di primo piano e vivere di solo turismo.

Le passate amministrazioni comunali non solo hanno ignorato le possibilità che potevano derivare da uno slancio turistico del nostro territorio, le hanno ostacolate a causa della loro incapacità ed inadeguatezza totale, vedi gli imbarazzanti fallimenti del Sindaco Lo Meo e degli assessori alla cultura e al turismo.

Bagheria ha un grande potenziale turistico inespresso.

altPertanto mi sento in dovere di indicare, a mio modesto parere, quali possano o debbano essere le linee guida della futura amministrazione che dovrá governare questa cittá. Cercheró di farlo in maniera schematica ma sono disposto a scendere nel dettaglio ove venga richiesto.

Il primo passo deve essere conoscitivo.
Esiste un flusso turistico?
Quanti turisti soggiornano a Bagheria?
Quante visite contano i nostri maggiori punti d’interesse?

Questi dati devono servire a raggiungere un obiettivo che ritengo concreto e pienamente realizzabile.

Entro 24 Mesi raddoppiare i numeri ottenuti nel 2014 e vincolare la permanenza dell’assessore al turismo al raggiungimento di tale obiettivo.

Come raggiungere questo obiettivo? (Ovviamente pulizia, smaltimento dei rifiuti, decoro urbano e cura delle spiagge sono prerequisiti assoluti ed irrinunciabili).

1. Dotare l’assessorato al turismo di un organo consultivo dove operatori turistici, gestori di strutture ricettive, organizzatori di eventi diano un supporto concreto alla programmazione delle attivitá e indichino delle strategie collettive.

2. Rivoluzionare il sito internet e la comunicazione istituzionale del comune di Bagheria. I contenuti e la gestione di questi aspetti dovrebbero essere esternalizzati ad un’agenzia specializzata in comunicazione in grado di realizzare in maniera professionale quanto segue:

  • Dotare il sito di un’ampia sezione dedicata alle attrazioni turistiche locali.
  • Pubblicizzare gli eventi che si andranno delineando
  • Inserire le strutture ricettive e le attivitá interessate, offrendo spazi anche a pagamento per pubblicizzare le varie offerte. (In questo modo si puó finanziare l’esternalizzazione)
  • Sito multilingue
  • Creazione di applicazione mobile con contenuti utili al turista

3. Creare uno spazio polifunzionale all’interno di Palazzo Cutó accessibile direttamente dalla Stazione ferroviaria che abbia come funzione principale la distribuzione di materiale informativo turistico. Tale centro deve autofinanziarsi, pertanto dovrebbe essere autorizzato alla vendita di servizi ulteriori come prenotazione di servizi turistici, organizzazione di guide e gite. Questo spazio dovrebbe anche occuparsi della gestione del giardino della Villa. Pertanto é necessario che tale struttura possa operare anche come spazio ludico e ricreativo. Qualcosa che assomigli ad un caffe letterario a vocazione turistica. Anche in questo caso è necessario indire un bando ed esternalizzare la gestione.

4. Dotare Bagheria di un percorso turistico “delle Ville”. Tale percorso potrebbe partire dal centro polifunzionale di Palazzo Cutó e proseguire attraverso gli edifici aperti al pubblico: Villa Cattolica ed il suo Museo, Villa Palagonia, l’arco del Padre Eterno. Il percorso DEVE essere dotato di indicazioni chiare e in multilingue.

5. Dotare Bagheria ed i comuni interessati di un percorso turistico “naturalistico”. Tale percorso dovrebbe coinvolgere il parco del Monte Catalfano, Solunto, Porticello, La Formica, Capo Zafferano e Aspra. Anche per questo percorso, è indispensabile la comunicazione, la segnaletica e la promozione.

alt6. Collegare Bagheria ai tour operator regionali e internazionali (vedi agenzie specializzate come Turismez, Tutankamon e Globats di Cefalú e Taormina che ogni giorno organizzano numerose escursioni presso le mete piu interessanti della Sicilia senza mai coinvolgere Bagheria). Anche le visite “mordi e fuggi” possono essere utili a rilanciare l’immagine della Cittá.

7. Combattere in maniera decisa l’abusivismo delle insegne pubblicitarie. In particolar modo presso l’accesso autostradale. Lo svincolo autostradale è il secondo accesso verso la nostra cittá e non è accettabile che un turista venga invaso da un’infinità di cartelli abusivi e incomprensibili. Bisogna accoglierli e non spaventarli.

8. Puntare su eventi artistici e culturali di media portata e di qualitá. Ottimi esempi da emulare sono Castelbuono, San Vito lo Capo e Cefalu. Un grande evento artistico musicale estivo (come l’Ypsigrock di Castelbuono), un grande evento invernale (a Cefalu si organizzava lo Sherbet, festival del gelato), un evento culinario ad Aspra, ad esempio un festival del pesce azzurro (a San Vito fanno il festival del cous cous). Affiancare a questi grandi eventi, ulteriori eventi minori. Sarebbe bello, ad esempio, organizzare durante il periodo natalizio una competizione che premi l’edificio bagherese piú bello o addobbato in maniera piú originale.

9. Dare in concessione a privati spazi verdi, aiuole o giardini affinché si occupino della loro cura. Indire anche in questo caso un concorso dell’aiuola piú bella e curata della cittá.

10. Rilanciare l’immagine della cittá sotto il marchio di “Bagheria cittá dell’antimafia”. Prerequisito per accedere ai concorsi, al coinvolgimento nel nuovo organo consultivo o e a tutte le attivitá indette dal comune, deve essere l’iscrizione ad associazioni come ADDIOPIZZO (organizzazioni in grado di verificare in maniera adeguata la non collusione mafiosa).

La lista potrebbe proseguire, ma credo che questi primi 10 punti possano bastare per aprire il dibattito.

Valerio Gruessner

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