Riprende la protesta dell'Ati Group, picchettata villa S.Teresa

Riprende la protesta dell'Ati Group, picchettata villa S.Teresa

attualita
Typography

Dalle sette di stamane picchetti degli operai del gruppo di imprese edili confiscato a Michele Aiello: una cinquantina di dipendenti stazionano davanti l'entrata di villa S.Teresa sulla S.S. 113, 'filtrando' gli ingressi, consentendo in poche parole solo a chi non ha possibilità autonome di deambulare di entrare in auto, mentre tutti gli altri, sanitari, parasanitari e amministrativi compresi vengono dirottati verso il posteggio esterno.

Non c'è, e va detto, alcun disagio per i pazienti.

La situazione ci dicono alcuni lavoratori, se possibile, è peggiorata anche rispetto a qualche settimana fa, perchè alcune delle promesse fatte non solo non sono state mantenute, ma emerge una situazione di disimpegno e di squagliamento sin troppo palese di quelli che dovrebbero essere gli interlocutori.

Il gruppo di commissari che gestiscono il ramo sanitario, Croce, Marino e Chinnici, si dicono incompetenti rispetto alle problematiche sollevate dai lavoratori, mentre il prefetto Postiglione in rappresentanza dell'Agenzia dei beni confiscati, cui sono state assegnate le società del gruppo edile di Aiello, gioca, ci spiegano i lavoratori, a rimpiattino.

In poche parole l'Agenzia sembra essere un interlocutore fantasma.

altL'incontro con il Prefetto di Palermo di un mese fa non ha dato i risultati sperati.

I problemi si sono oggettivamente aggravati, anche perchè il 1° settembre che veniva indicato come scadenza , se non di un rilancio, quantomeno di una risposta puntuale alle problematiche sollevate dai lavoratori, è arrivato senza che nulla sia accaduto: mancanza di prospettive di lavoro innanzitutto, anche per qualle trentina di operai e tecnici che lavorano nei cantieri ancora aperti, cassa integrazione che non arriva, stipendi non percepiti da mesi da parte di quei pochi che lavorano, ferie non computate; insomma la sensazione da parte dei dipendenti di essere stati di fatto abbandonati.

E riemergono le polemiche di sempre;  se questa è la legalità dello Stato che confisca le aziende e licenzia i dipendenti, è il commento più diffuso,la lotta antimafia perde slancio, vigore e credibilità.

Intanto i lavoratori rimangono davanti villa S.Teresa in attesa che i loro interlocutori vengano fuori e scoprano definitivamente le carte, e minacciano di continuare anche per i prossimi giorni.

 

 

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.