C'est la décadence - di Leonardo Puleo

C'est la décadence - di Leonardo Puleo

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"In piena decadenza
Le parole non hanno chance
È proprio una faccenda inquietante
Il pensiero che degenera
Facciamo un affare con Dio
Ci lasci una seconda possibilità
Se può
Questa decadenza
In mezzo a tanta oscurità
Le speranze non hanno chance
C'est la décadence
C'est la décadence
Nessuna incertezza mai più
In nome del cielo davvero mai più
Qui serve un segno di rispetto per la gente
In questa bassa marea
Serve un lampo nell'aria che si accenda
Oppure un'idea
C'est la décadence
C'est la décadence "

Così recitava un canzone del grande Ivano Fossati.

Agosto ci ha lasciato, così come tutti i nostri conterranei che ripartono per il nord, pronti ad affrontare un altro anno lavorativo lontani dai loro affetti familiari. 

Tanti giovani se ne vanno e la maggior parte di loro per sempre. Anche questi ultimi si abitueranno a venir giù per Natale, qualcuno per Pasqua o per le vacanze estive. Si abitueranno presto a combatter la nostalgia con l'odio verso la propria terra.

Ma come si fa a non odiare una terra che ti costringe a fare le valige e andar via privandoti dei tuoi affetti, della tua infanzia, del tuo mare?Come si fa a non odiare una terra ridotta ad una discarica a cielo aperto, incivile e con un'assenza totale di stimoli e di progettualità?

Viviamo in piena decadenza, il degrado si respira in ogni angolo della nostra città, in ogni atteggiamento dei suoi abitanti, in ogni diritto negato, in ogni accesso al mare stuprato a favore di privati, in ogni strada il cui fetore dell'immondizia ci rende esseri ignobili.

Ma la decadenza non é soltanto un processo di graduale deterioramento, di declino, ma é anche una perdita di qualità culturale, morale e di rapporti umani.
Oggi il problema di tutti a Bagheria é l'immondizia. Bé, in parte concordo. 

L'amministrazione sta cercando di fronteggiare questa emergenza con l'unica strada che oggi un territorio possa imboccare, la differenziata. Bene, é un compito arduo e per certi versi eroico, ma bisogna pur cominciare. Però al di là dell'olezzo nauseabondo della spazzatura non si respira una bella aria in città. 

altNon avverto minimamente un clima propositivo, di entusiasmo per tutto ciò che si può fare in questo paese.

Io non sono d'accordo che il problema maggiore sia solo la spazzatura. Non si può pensare di migliorare un territorio creando un clima a parole da Stato di Polizia e nei fatti non controllare severamente certi comportamenti deplorevoli.
Bisogna dare tempo, lo so e bisogna collaborare tutti, so pure questo.

Però so anche non si può non creare un minimo di fermento tra i giovani, laboratori di idee o costruzioni di eventi culturali che arricchiscano i cervelli ormai in stato anaerobico e quindi sempre più assuefatti al brutto. Nel nostro territorio non si può non partire dal cambiamento culturale oltre ad un'intransigenza vera per il rispetto delle regole.

Dove sono le idee? Dove sono i progetti? Dove sono quelle energie che erano affiorate in campagna elettorale? Dove sono tutti i ragazzi dei vari partiti che erano così accorati nel difendere i loro candidati? Temo che si siano persi tutti nei meandri delle sterili discussioni di parte.

Ora, per dirla in romanesco "s'è fatta na certa". Non c'è più tempo. Lascio anche la chiusura di questa mia riflessione alle parole di un'altra splendida canzone di Fossati:

"Dicono che c'è un tempo per seminare
e uno più lungo per aspettare
io dico che c'era un tempo sognato
che bisognava sognare."


Leonardo Puleo
Coordinatore cittadino di SEL 

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