Per fare chiarezza su alcune affermazioni emerse nell'articolo da Voi pubblicato che riporta una relazione tecnica del dr. Fabrizio Parisi, chiedo che siano pubblicate le seguenti precisazioni:
1) L’albero caduto non aveva radici marce: sono riscontrabili solamente tessuti necrotizzati e cicatrizzati dovuti ai tagli delle radici superficiali effettuate precedentemente;
2) L'albero caduto valutato nella chioma non presentava segno alcuno di decadimento o di parziale secchezza o ingiallimento che potesse far ritenere sofferente o con ridotta vigoria la pianta stessa;
3) Anche l’albero caduto presentava cerchi legnosi concentrici e non presenta cerchi disomogenei, ma nonostante ciò il fusto si è spezzato all’altezza del colletto e la ceppaia era impregnata di resina ed emanava un intenso profumo, caratteristico di una pianta in ottima salute;
4) Nei pini tagliati non sono presenti radici superficiali e non potrebbero essercene perché nelle pinacee le radici superficiali, ancorché siano state tagliate non si ricostituiscono;
5) Il dott. Parisi non ha valutato alcuni elementi che sono chiaramente e in modo evidente emersi nel corso delle verifiche effettuate in ordine alla stabilità e che sono riportate nella relazione che ho presentato all’Amministrazione;
6) L’Amministrazione ha già programmato che, nel più breve tempo possibile, nella piazza Leonardo da Vinci saranno piantumate piante più adatte e con le radici.
Infine senza volere polemizzare, si deve considerare che il sito interessato è frequentato giornalmente da centinaia di bambini e genitori e adesso che non c’è più il pericolo che gli alberi possano cadere, è facile giocare facile.
L'agronomo comunale Giovanni Sorci replica alle considerazioni di Parisi
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