La dirigente del Bagnera, R.Bono, replica : 'è giusto che faccia una fedele ricostruzione dei fatti'

La dirigente del Bagnera, R.Bono, replica : 'è giusto che faccia una fedele ricostruzione dei fatti'

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Constato con piacere che l'assessore ai Lavori Pubblici, ing. Fabio Atanasio, ha sentito il bisogno di dare spiegazioni circa il proprio comportamento.

Sarebbe stato più opportuno avere il coraggio di ammettere i propri errori, ma solo i “Grandi“ sono capaci di farlo. Comunque,“errare humanum est, perseverare autem diabolicum“. 

Non posso non rilevare che l’Assessore lascia alquanto a desiderare nella ricostruzione dei fatti realmente accaduti. Tanto disordine nella narrazione degli eventi, soprattutto quelli riguardanti il progetto PON, potrebbe essere conseguenza di conoscenza sommaria e approssimativa dell’argomento oppure strumento efficace per creare confusione nel lettore e non consentirgli di comprendere da che parte stia la verità.

Capisco che l’Assessore Atanasio cerchi di arrampicarsi sugli specchi per dare una motivazione plausibile ai propri comportamenti, ma per me è doveroso controbattere su quanto da lui erroneamente affermato, per dare certezza di professionalità alle 900 famiglie che affidano i propri figli alle cure della Scuola che sono chiamata a dirigere.

In effetti, a proposito della mancata prosecuzione del progetto PON, come nella precedente lettera ho ribadito, potrei rispondere semplicemente che il Comune è responsabile di non aver onorato gli impegni assunti; se il progetto esecutivo fosse stato completato dall’Ente locale entro i termini previsti, la Scuola avrebbe regolarmente dato prosieguo allo stesso e i finanziamenti sarebbero stati utilizzati come di dovere.

E' giusto che io faccia la ricostruzione fedele dei fatti realmente accaduti, che non sono esattamente quelli riportati dall'Assessore, appresi, a suo dire, dalla relazione da lui ottenuta dalla Dirigente del settore Lavori Pubblici.
Mi accingo, pertanto, a ripercorrere sommariamente il percorso relativo all'esecuzione del progetto PON nella fase della sua redazione per l'immissione dello stesso in piattaforma.

Il giorno 25 ottobre 2013 il Comune, con nota, prot. N. 68603, comunicava alla Scuola che la progettazione esecutiva relativa al progetto PON FESR Asse II era stata completata e che sarebbe stato opportuno, prima di richiedere i pareri ai VV.F. e all’ASP, ottenere dal Ministero una proroga, visto che il termine perentorio per l’inserimento in piattaforma del progetto esecutivo era il 31 ottobre 2013 e che l'ottenimento dei pareri avrebbe richiesto molto tempo.

Il giorno 28 ottobre 2013 veniva trasmesso alla Scuola il progetto, secondo il Comune esecutivo, l’unico che la scrivente abbia mai ricevuto. In effetti si trattava soltanto di una bozza di progetto, in quanto presentava varie irregolarità; esso conteneva numerosi errori nel quadro economico esecutivo e risultava mancante non solo del Piano di sicurezza ma anche della nomina e della firma del coordinatore per la sicurezza (quello nominato precedentemente era stato dichiarato decaduto), figura indispensabile e per niente opzionale per la regolarità e l'approvazione dell'atto.

A tal proposito il punto 2.7.1 delle linee guida del PON FESR Asse II recita:

“Nella progettazione di un intervento infrastrutturale, con l’entrata in vigore del D. Lgs 494/96 e, successivamente del D.L. 9 aprile 2008, n. 81 di attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, è divenuto determinante il ruolo della sicurezza nell’attuazione degli interventi infrastrutturali pubblici.

Tale ruolo si sostanzia nella individuazione della figura del coordinatore per la sicurezza in fase di progettazione che dovrà porre in essere le attività di cui all’art. 91 del suddetto D.L. 81/2008, fra le quali redigere un apposito “Piano di Sicurezza e Coordinamento”, nonché un elaborato denominato “Fascicolo dell’Opera” entrambi da allegarsi al progetto esecutivo, e del Coordinatore per la Sicurezza in fase di Esecuzione che, nel garantire e vigilare sulle indicazioni esplicitate nel Piano di sicurezza, dovrà adempiere alle funzioni indicate all’art. 92 del suddetto D.L. 81/2008. o per garantire e vigilare sulle indicazioni esplicitate nel Piano di sicurezza, dovrà adempiere alle funzioni indicate all’art. 92 del suddetto D.L. 81/2008”.

Fino al 23/01/2014, l'Ente locale non è stato in grado di fornire il nominativo del coordinatore per la sicurezza, mancando di personale che ne possedesse i requisiti e, quando lo ha fatto (in data 24/01/2014) non vi erano più i presupposti per la nomina da parte del dirigente scolastico/RUP., in quanto erano abbondantemente scaduti i termini, ripeto perentori, per l’inserimento del progetto in piattaforma e non era stata concessa alcuna proroga, sebbene ripetutamente richiesta.

A proposito di quanto riferito dall'Assessore circa l'acquisizione agli atti da parte dell'Ufficio Tecnico Comunale del parere dell’ASP in data 23/04/2014, non si comprende perché è stato richiesto tale parere se la Scuola non era in possesso di alcun progetto esecutivo valido e peraltro a termini scaduti.

Perché l'Amministrazione Comunale avrebbe dovuto acquisire i pareri senza prima aver trasmesso il progetto al dirigente scolastico/RUP, cioè al Responsabile unico del procedimento, cui spettava il compito di verificarne la regolarità e la fattibilità?

E, comunque, quale sarebbe stato lo scopo di richiedere i pareri, che hanno un costo rilevante, in assenza di proroga?

E' evidente che non è pensabile avviare un progetto di quasi 350.000,00 euro con tanta leggerezza, sapendo che le irregolarità vengono sanzionate dalla Commissione europea, a conclusione del progetto, dichiarando inammissibili le spese .

Probabilmente l'Assessore Atanasio non si è posto il problema, dal momento che tutte le irregolarità relative agli atti e le spese inammissibili sarebbero state imputate al dirigente scolastico /RUP e non ad altri.

Ritengo che sia stata fatta abbastanza chiarezza sui fatti e tengo a precisare che quanto asserito dalla scrivente risulta agli atti della Scuola e nulla è stato affidato all’approssimazione.

Al fine comunque di evitare fraintendimenti e ulteriori speculazioni, non intendo più continuare tale gioco mediatico e, certa che il mio operato è stato conforme a quanto previsto dalla normativa vigente in materia di PON, diffido formalmente chiunque a diffondere notizie false e tendenziose, lesive della mia dignità umana e professionale.

Mi vedrò altrimenti costretta, come precedentemente accennato, ad adire le vie legali al fine di tutelare la mia immagine.

Rosalba Bono
Dirigente scolastico del I Circolo didattico di Bagheria
 

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