Una stecca dietro l'altra...

Una stecca dietro l'altra...

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Spesso la musica italiana racconta in tre minuti più di quanto centinaia di righe di giornale o chilometri di vuoti discorsi dicano. La musica leggera è specchio del mutamento sociale e nei suoi testi spesso possiamo ritrovare spaccati di realtà.


Daniele Silvestri, fra i cantautori più interessanti della scena nazionale, recentemente ha rivisitato il testo di una sua vecchia canzone ed il risultato è “Monetine”, un pezzo dal sound accattivante e i cui versi fanno tornare alla mente il modus operandi di certa politica: “Io vendo promesse di ogni sorta qualcuna la mantengo/ di tutte le altre invece non mi importa io smisto monetine da gettare in fondo a un pozzo […]e non ci sono meriti, non c'è una gerarchia / ma solo il cieco meccanismo di una... lotteria […] milioni di monete per il sogno di una terra dopo il mare per chi malgrado tutto continua a navigare”.

Un tempo esistevano i jukebox, bastava un gettone per ascoltare il brano dell’estate. Oggi sono in voga altri gettoni, quelli di presenza dell’assise cittadina, quelli per mantenere al governo anche chi sta dimostrando attaccamento non alla città ma alla poltrona. Il pubblico continua a pagare l’abbonamento ma lo spettacolo risulta pietoso, una stecca dietro l’altra. E di tutti questi flop esiste un copioso, a tratti grottesco, book fotografico (anche questo a spese dei bagheresi) con i divi della politica cittadina immortalati nelle situazioni più disparate a fare bella mostra del proprio ego.
Ogni evento, anche quelli che in termini di pubblico rappresentano puntualmente un fiasco, viene presentato come lo show del momento.

Ma gli ‘artisti’ sanno di non aver ricevuto veri applausi e tolto il trucco di scena, se hanno un pizzico di coscienza, dovranno allontanarsi di corsa dallo specchio, a meno che non vogliano far la fine di Narciso.

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Le ultime scelte politiche del sindaco Sciortino, fra cui la decisione di azzerare la giunta e di tendere la mano, anzi tutto il braccio, all’U.D.C. stanno suscitando notoriamente negli elettori forti perplessità, sia in coloro che l’hanno sostenuto, sia in chi abbraccia il credo del partito di Casini e di Cuffaro.
Se non altro per una questione di coerenza. In questa partita a scacchi chi avrà la meglio? Qualcuno dice che le mosse di Sciortino lo stiano portando nel baratro politico, altri invece sostengono che il tutorato dell’U.D.C. potrà garantirgli almeno di arrivare alla fine della legislatura.
Intanto il sindaco si definisce aderente al civismo (ossia attesta di essere cosciente dei propri doveri di cittadino e di operare nel rispetto delle regole della convivenza) ma i bagheresi gradirebbero più semplicemente una sua completa adesione al movimento della chiarezza e della concretezza.

Sul suo sito web, o meglio quello che viene denominato sito istituzionale del comune, è stata inserita una fulgida foto che lo ritrae, in completo scuro, mentre appone la firma per il ritiro delle deleghe assessoriali.
Secondo il comunicato diffuso dal comune, il sindaco ha sostanzialmente dato il benservito ai suoi assessori tramite una nota. Ma se le deleghe sono state conferite dal primo cittadino con atto di determinazione non dovrebbero essere ritirate con identico strumento amministrativo?
O nella “repubblica bagherese” basta una letterina, a firma del sindaco, per mandare a casa l’intera giunta, con l’effetto di creare un’impasse senza precedenti?
Le deleghe sono state realmente ritirate o si tratta, attualmente, di una mera dichiarazione d’intenti, sia pure espressa con forma epistolare?

E poi, nell’ipotesi che l’azzeramento sia realmente esecutivo, è rispettoso del civismo lasciare il secondo comune della provincia senza giunta, per almeno due settimane, in attesa di capire quali pesci prendere o quali surgelare? Se ciò non fosse preoccupante, in quanto investe gli interessi di un’intera città, potrebbe risultare un ottimo soggetto in stile pirandelliano. Eppure, un buon politico sa che il benessere di una cittadinanza non si raggiunge con vuoti slogan o con opulente ma sostanzialmente sterili propagande.
Bagheria non ha bisogno di voli pindarici e neanche di protagonisti che danno tutta l’impressione di voler emulare Icaro ma che non avranno la stessa buona sorte di entrare nel mito.

In data 28 Luglio è stata sottoscritta dal sindaco Biagio Sciortino una determina ufficiale e formale di revoca delle deleghe assessoriali: Il problema posto da Giusy La Piana era pertanto ben posto e perfettamente pertinente.
La Redazione di Bnews.
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