La dipendenza da internet (conosciuta anche come internet addiction) è oggi tra le più diffuse tipologie di dipendenza patologica, con una diagnosi in costante aumento.
L’Internet Addiction, per certi versi sovrapponibile ad altri quadri patologici come quello approfondito nell’articolo precedente sul gioco d’azzardo, comporta un elevato grado di disagio, in quanto è caratterizzato da un disturbo del controllo degli impulsi, ossia da una incapacità del soggetto a resistere ad un impulso o ad una tentazione specifica.
Tale patologia, essendo comunque piuttosto recente, comporta un quadro diagnostico ancora in via di definizione, ma tuttavia si può affermare che chi soffre di dipendenza da internet assume una modalità di comportamento ove appunto è eccessivo l’uso (abuso) di internet.
Quando il paziente non può collegarsi ad internet (ne è deprivato) riferisce un comportamento irritabile e umore negativo. Le persone che abusano di internet tendono a stare collegate più del necessario, passando online più tempo di quanto programmato. I pazienti si sforzano di limitare l’uso, ma allo stesso tempo diventano molto più irritabili ed instabili emotivamente.
Anche timidezza, bassa autostima ed umore depresso possono accompagnarsi al quadro clinico descritto, soprattutto in conseguenza del fatto che il paziente si rende effettivamente conto di avere la necessità di aumentare il tempo in cui rimanere collegato proprio per raggiungere lo stesso grado di soddisfacimento precedente.
Chiaramente così come nel gioco d’azzardo patologico anche i pazienti con internet addiction peggiorano la qualità di vita, deteriorando a cascata la vita relazionale, i rapporti affettivi ed anche la sfera lavorativa. Non è raro infatti che una persona possa mettere a repentaglio il proprio lavoro o gli affetti per stare più tempo online.
In questo quadro patologico, man mano che gli aspetti della vita relazionale, affettiva, lavorativa vengono danneggiati e compromessi, la dipendenza acquisisce una importanza
centrale.Nella pratica clinica è possibile inquadrare il disturbo in termini più generali (ma sempre con una caratterizzazione diciamo ricreativa) o al contrario focalizzarsi su alcuni aspetti (sesso online, shopping compulsivo, scommesse).
La terapia cognitivo comportamentale del disturbo non può che porsi l’obiettivo di ridurre gradualmente il comportamento patologico, sostituendo il tempo passato su internet con altre attività gratificanti e riequilibrando in tal modo gli altri aspetti fondamentali della vita delle persone, come gli aspetti sociali e affettivo-relazionali.Dott. Francesco Greco
Tel. 392 2965686
http://www.consulenzapsicologicaonline.blogspot.it
studiofgreco@gmail.com
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Il Dott. Francesco Greco, Psicologo e Psicoterapeuta, è specialista in Psicoterapia Cognitivo
Comportamentale. Svolge attività clinica per i disturbi d'ansia, depressione, disturbi
dell’alimentazione, abuso di sostanze, internet addiction, disturbi dello sviluppo, consulenza di
coppia e familiare a Bagheria (Pa).
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La dipendenza da internet (conosciuta anche come internet addiction) è oggi tra le più diffuse tipologie di dipendenza patologica, con una diagnosi in costante aumento.
L’Internet Addiction, per certi versi sovrapponibile ad altri quadri patologici come quello approfondito nell’articolo precedente sul gioco d’azzardo, comporta un elevato grado di disagio, in quanto è caratterizzato da un disturbo del controllo degli impulsi, ossia da una incapacità del soggetto a resistere ad un impulso o ad una tentazione specifica.
Tale patologia, essendo comunque piuttosto recente, comporta un quadro diagnostico ancora in via di definizione, ma tuttavia si può affermare che chi soffre di dipendenza da internet assume una modalità di comportamento ove appunto è eccessivo l’uso (abuso) di internet.
Quando il paziente non può collegarsi ad internet (ne è deprivato) riferisce un comportamento irritabile e umore negativo. Le persone che abusano di internet tendono a stare collegate più del necessario, passando online più tempo di quanto programmato. I pazienti si sforzano di limitare l’uso, ma allo stesso tempo diventano molto più irritabili ed instabili emotivamente.
Anche timidezza, bassa autostima ed umore depresso possono accompagnarsi al quadro clinico descritto, soprattutto in conseguenza del fatto che il paziente si rende effettivamente conto di avere la necessità di aumentare il tempo in cui rimanere collegato proprio per raggiungere lo stesso grado di soddisfacimento precedente.
Chiaramente così come nel gioco d’azzardo patologico anche i pazienti con internet addiction peggiorano la qualità di vita, deteriorando a cascata la vita relazionale, i rapporti affettivi ed anche la sfera lavorativa. Non è raro infatti che una persona possa mettere a repentaglio il proprio lavoro o gli affetti per stare più tempo online.
In questo quadro patologico, man mano che gli aspetti della vita relazionale, affettiva, lavorativa vengono danneggiati e compromessi, la dipendenza acquisisce una importanza
centrale.
Nella pratica clinica è possibile inquadrare il disturbo in termini più generali (ma sempre con una caratterizzazione diciamo ricreativa) o al contrario focalizzarsi su alcuni aspetti (sesso online, shopping compulsivo, scommesse).
La terapia cognitivo comportamentale del disturbo non può che porsi l’obiettivo di ridurre gradualmente il comportamento patologico, sostituendo il tempo passato su internet con altre attività gratificanti e riequilibrando in tal modo gli altri aspetti fondamentali della vita delle persone, come gli aspetti sociali e affettivo-relazionali.
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