Le Iene son tornate a Bagheria per il parco di villa Valguarnera e l'abusivismo edilizio

Le Iene son tornate a Bagheria per il parco di villa Valguarnera e l'abusivismo edilizio

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Le Iene sono tornate: dopo il primo approccio di una decina di giorni fa in cui erano state sollevate alcune questioni relative a immobili abusivi nell'ex girato della villa Valguarnera, sono tornate all'attacco con il loro stile tipico.

 

Sapevano che avrebbero trovato il sindaco in piazza Indipendenza e intorno alle undici di oggi si sono presentati Giulio Golia con la troupe, chiedendo di potere incontrare Patrizio Cinque che ha dato subito la sua disponibilità.

Già dalla volta scorsa era stato chiaro che per la specificità delle questioni sollevate soltanto la presenza dei tecnici che conoscono da vicino alcune delle vicenda urbanistiche più controverse del nostro territorio ed in particolare l'ing. Vincenzo Aiello ed il geometra Carlo Tripoli erano in grado di dare risposte articolate ai vari interrogativi.

Così l'altra volta avevano ricevuto le giustificazione tecniche per i passaggi amministrativi sulla storia, che di storia si tratta, di quanto accadde a partire dagli anni '60 ai danni del parco di villa Valguarnera e più in generale sul fenomeno dell'abusivismo edilizio  e sullo stato dell'arte delle procedure di sanatoria; stavolta però era l'interlocutore politico che cercavano, ed infatti il faccia a faccia si è svolto con il sindaco Patrizio Cinque e l'assessore all'urbanistica Luca Tripoli, due trentenni che pur rivestendo incarichi politici di responsabilità poco o nulla ricordano di eventi accaduti trenta, quaranta, ma anche cinquanta anni fa e che si debbono nececessariamente aggrappare e fare scudo delle scelte che i tecnici suggeriscono in base alla normativa.

In buona sostanza sono stati due i quesiti sollevati dal giornalista della popolare trasmissione di denuncia, Giulio Golia:

1) chi e perchè ha consentito lo sventramento del parco di villa Valguarnera e perchè non si è proceduto ancora alla demolizione delle costruzioni abusive non sanabili esistenti all'interno?

2) Come mai, così come previsto dalla legge, non si è proceduto ancora all'abbattimento di alcuna costruzione realizzata abusivamente ?

Belle domande che si giocano però su profili normativi, soprattutto per villa Valguarnera, estremamente specialistici e per di più maturati ed accaduti tantissimi anni fa. Sulla mancata demolizione dei manufatti abusivi hanno precisato sindaco e  assessore ci atteniamo alle indicazioni che vengono dagli uffici: se poi si pensa - ha aggiunto il sindaco - che delle costruzioni a ridosso del complesso monumentale una è stata confiscata ( Di Salvo) ma non ancora assegnata al comune, e due sono sotto sequestro giudiziario ( Buttitta e Flamia), per le altre non esistono i presupposti per l'abbattimento.

Lo stesso presupposto che è stato invocato per il mancato abbattimento di immobili nei quartieri abusivi, in quanto la legge prescrive un regime speciale per le prime case, che l'amministrazione è obbligata a seguire.

Insomma qualche momento di tensione dialettica, considerato appunto lo stile della trasmissione: però è pure vero che la distruzione dei parchi delle ville (Butera, Trabia, Valguarnera ecc..) ed il fenomeno dell'abusivismo edilizio sono delle ferite ancora aperte oltre che nel nostro territorio anche nelle nostre coscienze; perchè le ferite del territorio si possono sanare, ma i guasti prodotti negli anni '70,'80 e '90 dalla 'mentalità abusiva' che, anche se mossa talora da ragioni legittime, era la negazione della legalità, è un male questo che non si cancella con una sanatoria.

Per capire e giudicare con maggiori elementi attendiamo la messa in onda del servizio prevista per domenica o martedì prossimo.

 

 

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