Ridotta l'erogazione di elettricità al Museo del giocattolo: pullman di visitatori calabresi rimandato indietro

Ridotta l'erogazione di elettricità al Museo del giocattolo: pullman di visitatori calabresi rimandato indietro

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Un contrattempo certo , ma che non giova all'immagine che i nostri servizi museali offrono a chi viene a trovarci.

Stamane, sicuramente per una coincidenza, l'Enel ha ridotto la potenza dell'energia erogata al Museo del Giocattolo ( e pare anche quella dell'illuminazione pubblica e di altre strutture comunali ), a causa dell perdurante morosità del comune in ordine al pagamento di bollette pregresse.

In poche parole, l'Enel pur non 'tagliando' la luce, come siamo soliti dire, riduce la potenza erogata ai minimi indispensabili per la pura sopravvivenza, per potere alimentare un solo elettrodomestico, o in alternativa accendere due, tre lampadine.

Quantità assolutamente insufficiente per una struttura come il Museo dove necessita l'illuminazione delle teche contenenti i giocattoli, l'alimentazione degli impianti di sicurezza e antincendio ecc...

Ma proprio  oggi, regolarmente prenotato, è arrivato un pullman di ragazzini di una scuola calabrese che avevano appunto previsto una tappa al Museo del giocattolo di Bagheria.

Museo di nicchia certo ma con grandi potenzialità; non c'è stato nulla da fare, perchè le scale e gli ambienti erano completamente al buio e la comitiva ha dovuto rinunciare alla visita.

Poco male se restasse un caso isolato, ma pare che questo della riduzione della potenza di erogazione non sia un problema accidentale, ma che appunto discenda dalla 'insolvenza' del Comune, destinato quindi a prolungarsi.

C'è da rammaricarsi soprattutto per il fatto che il direttore del Museo, professore Pietro Piraino, assieme alla figlia, stanno compiendo un vero e proprio miracolo; ricostruire cioè, ripartendo dalle foto, le famose tredici statue di cera che resero famosa presso i viaggiatori del Settecento la 'Certosa' di Bagheria, e che si potevano ammirare sino ai primi anni cinquanta.

Il professore Piraino, spera di potere coronare questo sogno anche con l'aiuto di qualche mecenate che dia economicamente una mano, perchè non parliamo di grandi cifre, dimodochè Bagheria possa tornare ad avere un Museo delle cere che al tempo precedette quello del Museo Grevin di Parigi e di Madam Toussaud.

 

nella foto interna una statua di cera ricostruita al Prof. Piraino

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