Goletta verde: al Gallodoro di Aspra inquinamento entro i limiti.

Goletta verde: al Gallodoro di Aspra inquinamento entro i limiti.

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Secondo le ultime rilevazioni di Goletta Verde di Legambiente, a ridosso del Gallodoro di Aspra a 50 metri da quello che viene definito 'il tubo di scarico', evidentemente ci si riferisce alla zona del 'pennello a mare' che veicola al largo i reflui del depuratore, il tasso di inquinamento sarebbe 'entro i limiti'.

Fortemente inquinato viene invece definita il tratto di mare antistante il piano Stenditore a Porticello. Lo scrive Blogsicilia. it a margine della presentazione degli ultimi dati di Goletta verde avvenuta in una conferenza stampa di Legambiente svoltasi la prima settimana di luglio.

Tempo fa pubblicammo la notizia che tutte le spiagge bocciate da Legambiente sono però vicine a località promosse invece dall'Agenzia europea per l'Ambiente.

E' il caso, ad esempio, del tratto di costa di trecento metri a ridosso del Sarello a Bagheria, di Cala Rossa di Terrasini e della Dogana di Termini, definite rispettivamente buona la prima ed eccellenti le altre due. Evidentemente sono diversi i criteri per la valutazione e magari le giornate in cui le rilevazioni vengono effettuate.

Però a questo punto, questa chiave di lettura non basta, e pensiamo che l'amministrazione di Bagheria abbia il diritto-dovere di accertare come stiano veramente le cose, a partire dall'Ordinanza che esattamente negli stessi termini viene pubblicata da almeno trenta anni a questa parte e che riportiamo per informazione dei lettori.

Il sindaco di Bagheria, Patrizio Cinque con l’ordinanza n. 65 del 12 luglio 2016 ha stabilito il divieto di balneazione permanente per tutto l’anno 2016 nelle seguenti zone costiere:

- foce di fiume Eleuterio (100 mt. Ad est del fiume)
- 200 metri ad ovest del piazzale Prime Rocche e 300mt Est spiaggia del Sarello.

L'amministrazione e i cittadini hanno il diritto di sapere in base a quali rilevazioni e dati aggiornati viene reiterata dalla Regione da decenni la precedente ordinanza, che, se la memoria non ci inganna, precede addirittura la stessa realizzazione del pennello a mare, ed hanno il diritto di conoscere i criteri e i parametri utilizzati da Associazioni ed Agenzie per esprimere giudizi scientificamente rigorosi sulla balneabilità delle nostre acque, al netto di una fisiologica variabilità.

Diversamente si continueranno ad alimentare polemiche e confusione: chi ha titolo per intervenire si accerti come stanno veramente le cose ed informi i cittadini.

Angelo Gargano

 

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