Sicurezza a scuola: ancora qualche necessaria riflessione- di Manlio Schiavo

Sicurezza a scuola: ancora qualche necessaria riflessione- di Manlio Schiavo

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In data 07 settembre u.s. , su questo giornale è stato pubblicato un articolo, Terremoto e sicurezza scuole : riflessioni e proposte, a firma dello scrivente, in qualità di referente-Scuola per l’Associazione Cittadinanzattiva di Bagheria, attraverso il quale, con molta pacatezza, escludendo assolutamente l’intento di creare falsi , inutili e controproducenti allarmismi, dopo alcune sensate riflessioni, si proponeva di focalizzare l’attenzione sul problema sicurezza delle scuole, che, come è evidente, significa sicurezza degli esseri umani, in particolare di bambini e ragazzi, suggerendo un percorso di responsabile coinvolgimento delle famiglie, della Scuola, degli Enti preposti, degli operatori professionali del settore.

In attesa e nella speranza che si possa attivare, a livello locale, quel percorso suggerito, ci corre l’obbligo di ritornare sulla questione, non per un insulso autoreferenziale compiacimento (noi l’avevamo detto! Avevamo ragione....!), ma perché continuiamo a ritenere che l’argomento sia troppo importante, coinvolgente e delicato, sul piano della sensibilità sia personale sia civico-sociale, da dover colpevolmente essere trascurato.
E ci ritorniamo prendendo occasione proprio dalla presentazione, il 21 Settembre a Roma, del XIV Rapporto di Cittadinanzattiva su ‘ Sicurezza, qualità ed accessibilità a scuola’, di cui si può avere lettura più completa attraverso il sito della stessa Associazione e a cui hanno dato risalto i giornali a tiratura nazionale.
Il Rapporto fa il punto sullo stato delle scuole italiane, attraverso i dati del monitoraggio civico condotto su circa 150 edifici scolastici di tutta Italia e tramite la lettura di informazioni e fonti ufficiali. Le scuole monitorate da Cittadinanzattiva appartengono a 10 Regioni: Piemonte, Lombardia, Lazio, Marche, Abruzzo, Molise, Campania, Calabria, Sicilia e Sardegna.
Riferendosi soltanto a qualche dato, la situazione appare certamente molto preoccupante:
- più di una scuola su dieci ha lesioni strutturali; in un caso su tre, gli Enti locali non effettuano gli interventi strutturali richiesti.
- un istituto scolastico su tre si trova in zone ad elevata sismicità e soltanto l’8% è stato progettato secondo la normativa antisismica.
- due terzi delle scuole non possiedono la certificazione di agibilità statica.
- solo il 35% delle scuole del campione monitorato possiede il certificato di agibilità statica, il 32% quello di agibilità igienico-sanitaria, mentre il certificato di prevenzione incendi è presente appena nel 10% delle scuole monitorate (il rilascio della certificazione della prevenzione incendi per gli edifici scolastici è stato prorogato al 31 dicembre prossimo).
Facendo riferimento ai dati nazionali del Miur (Anagrafe edilizia scolastica, 2015), emerge che la certificazione di agibilità è assente in oltre il 94% delle scuole calabresi e in circa la metà degli istituti di Lazio, Sicilia, Sardegna e Campania.
Chiarissime in questo senso le affermazioni di Adriana Bizzarri, coordinatrice nazionale Scuola di Cittadinanzattiva: “All’indomani del sisma che ha colpito il Centro Italia, ai cittadini che legittimamente e con preoccupazione chiedono conto delle stato delle loro scuole in diverse parti del Paese, occorre dare informazioni chiare.(il grassetto è nostro) La situazione dell’edilizia scolastica è difficile, come dimostrano i dati e le foto del nostro monitoraggio e lo sarà per molti anni ancora, nonostante gli interventi governativi fin qui realizzati. Crediamo sia doveroso che gli Enti Locali in questi giorni dichiarino quanti siano gli edifici sottoposti a verifica di vulnerabilità sismica (avrebbero dovuta farla entro marzo 2013!) e l’esito di tali accertamenti; quanti siano gli edifici adeguati sismicamente; ai Dirigenti delle scuole che ne sono sprovvisti chiediamo che provvedano immediatamente a dotarsi di Documento di Valutazione dei Rischi e di Piani di Emergenza, per essere in grado di fronteggiare situazioni emergenziali”.
Il Rapporto mette sotto accusa la mancanza di trasparenza di molti Enti Locali che si rifiutano di fornire i dati sulle certificazioni di agibilità o dichiarano di non averle: è il caso della Calabria, della Sicilia, del Lazio e della Sardegna. Da qui, l’intervento di Anna Lisa Mandorino, vicesegretario generale dell’Associazione:
“ Lanciamo un appello ad Anci (ndr: Associazione nazionale Comuni italiani) ed Upi (ndr: Unione Province italiane) perché questo tema diventi una priorità. Ad oggi è difficile collaborare con loro”.
Il Rapporto, infine, indica alcune proposte, tra le quali mi sembra interessante riportare quella sulla Scuola trasparente:
- rendere noti i tempi e i costi dell’aggiornamento dell’Anagrafe dell’edilizia scolastica che avrebbe dovuto essere aggiornata a gennaio 2016, ad esempio inserendo i dati relativi alle certificazioni, ad oggi ancora mancanti, nonostante se ne fosse annunciata la pubblicazione a gennaio 2016;
- rendere effettiva l’applicazione delle norme in materia di accesso civico agli atti che riguardano la scuola, da parte dei cittadini e delle associazioni.
Appena solo questi pochi riferimenti ci confermano nella convinzione che, senza fughe in avanti, con molto buon senso di responsabilità, con la collaborazione di tutti i soggetti interessati ma senza ulteriori indugi o sotterfugi o colpevoli ‘distrazioni’ o omissioni, l’attenzione che abbiamo voluto focalizzare sul problema si debba tradurre in iniziative concrete, non più differibili, che mettano realmente in tutela la sicurezza dei cittadini ‘minori’ e diano risposte risolutive e rassicuranti ai cittadini ‘maggiori’ che certamente ne hanno tutto il diritto.

Prof. Manlio Schiavo referente scuola "cittadinazattiva"

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