Perchè non si decide sulle aree artigianali?

Perchè non si decide sulle aree artigianali?

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E’ intollerabile perdere i finanziamenti del patto Territoriale per la realizzazione delle aree artigianali. L’attuale Amministrazione dimostra di essere irresponsabile e colpevole

per non essere riuscita ad attuare una parte fondamentale del progetto del patto Territoriale e cioè la realizzazione delle iniziative pubbliche preordinate all’attuazione dei progetti delle imprese private.

E’ utile al riguardo ricordare che con decreto n. 2208 del 26.02.2004 e successivo di integrazione n. 3485 del 21.12.2004 il Ministro delle attività Produttive approvava il Patto Territoriale del comprensorio di Bagheria dopo un lungo iter cominciato nel 1996, sindaco Valentino : venivano stanziati Euro 15.599.581 per gli interventi infrastrutturali ed Euro 20.342.204 per le iniziative imprenditoriali. Il Sindaco Fricano si impegnò per completare l’istruttoria ed ottenere i decreti di finanziamento.

Tre gli interventi infrastrutturali: uno su Baucina e due su Bagheria. Qui era prevista in particolare la realizzazione di due aree per insediamenti produttivi attraverso la realizzazione di opere di urbanizzazione : Euro 8.208.565,95 per l’area artigianale di Aspra dove era prevista la localizzazione di 18 imprese per la lavorazione del pescato, del legno etc ed Euro 4.706.988,18 per l’area attrezzata in contrada Monaco che avrebbe dovuto ospitare n. 20 aziende artigianali attualmente operanti nel centro abitato. Termine entro cui realizzare le opere il 31 Agosto 2008.

Ad oggi nulla è stato realizzato. Per l’Area di Contrada Monaco manca ancora il parere del Genio civile, mentre si attende invece il parere della Sovrintendenza per l’area artigianale di Aspra (parere che le voci di corridoio danno per contrario). Il Consiglio Comunale poi non ha ancora approvato i Regolamenti. Atti senza i quali non è possibile bandire la gara di appalto per le opere di urbanizzazione che comprendono la realizzazione di strade, impianti idrici, fognari ed elettrici. Unico atto recente conducente è stata la proroga di un anno avanzata dall’Amministrazione Comunale al Ministero per non perdere i finanziamenti.

Alcune osservazioni vanno formulate.
-Molti dei progetti per le iniziative dei privati non possono essere realizzati per mancanza di aree idonee. In una città come Bagheria ed in un comprensorio senza economia e per di più con pochi imprenditori si impedisce a costoro di realizzare nuove attività o ampliare quelle esistenti, si impedisce di effettuare investimenti con denaro proprio e con i finanziamenti del patto Territoriale.

-L’Amministrazione Comunale attuale, diversamente da quelle precedenti (Sindaco Valentino e Sindaco Fricano) non mostra e non ha dimostrato di avere interesse e meno ancora sensibilità per le attività e le questioni economiche.

-Assenza di scelte e proclami vuoti di contenuti animano l’attività Amministrativa (è da esempio l’enfasi riposta nelle questioni che sembrano assorbire le energie dell’attuale Amministrazione: legalità, trasparenza ed antimafia), di contro alla incapacità di gestire i servizi essenziali della pulizia e del decoro urbano cui prioritariamente è chiamata a fare fronte l’Amministrazione locale.

-Nessuna nuova iniziativa è stata sino ad oggi proposta e le opere in corso e quelle da realizzare sono frutto delle attività delle precedenti Amministrazioni.

-L’esperienza sulla incapacità di spendere i finanziamenti impone la necessità di nominare dei commissari che gestiscano i procedimenti per sottrarli ad organi e strutture incapaci, come ne è esempio la questione delle aree artigianali;

-Vanno assunte scelte urbanistiche chiare ed univoche : se la Soprintendenza è contraria agli insediamenti di Aspra si proceda subito alla revisione del P.R.G. per reperire aree idonee per morfologia, ubicazione e caratteristiche estrinseche, avendo il coraggio di riconoscere la vocazione abitativa alle aree che ne hanno le caratteristiche.

Infine è contro gli interessi economici del territorio e pertanto non tollerabile la mancata realizzazione di opere preordinate agli investimenti privati. Senza investimenti non si crea lavoro : questo non dipende dagli slogan senza contenuti cui abbiamo fatto l’abitudine negli ultimi anni.

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