On.Giammanco, di cosa sta parlando?

On.Giammanco, di cosa sta parlando?

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In attesa di vedere cosa succede alla manifestazione indetta per sabato 18 ottobre presso l’aula consiliare di Bagheria dal PD (Salviamo la Scuola), leggo un interessantissimo articolo sul sito che mi ospita,

a firma di una signora(ina) che un tempo si sarebbe definita come ‘rappresentante scelto dal popolo’. Quando? Nel bel tempo felice andato in cui erano i cittadini a decidere chi mandare al Parlamento e chi no.

Epoca gloriosa e altamente democratica (per gli standard italici) che l’Onorevole Gabriella Giammanco, ahinoi, non ha fatto in tempo, per banali motivi anagrafici, a conoscere. Non per questo, però, l’Onorevole bahariota nominata alla Camera dei Deputati alle ultime elezioni politiche nazionali, mostra timidezza nell’ammannirci la sua ricetta – che sembrerebbe improntata alla semplicità e al candore se non fosse, nemmeno troppo occultamente, infestata da dabbenaggine e miopia dolosa – per riportare la Scuola italiana ai fasti di un tempo. Quale tempo?

Semplice, il tempo in cui i sessantottini non avevano ancora abbeverato le loro due cavalli alle fontane di Piazza San Pietro, e in cui schiere di pedagoghi parrucconi e sinistrorsi non ritenevano il fare scuola una cosa inutilmente complessa, ma un semplice comportamento pavloviano: il maestro unico suonava la campanellina dell’istruzione, e tutti gli alunni –cagnetti salivavano tabelline e analisi grammaticale come marionette ben educate ( il problema del ben vestirsi non si poneva, dal momento che il grembiulino riusciva a coprire quasi tutte le differenze: tranne scarpe, pulizia delle unghia, carie dentali e altro).

Quali sarebbero, scendendo nei particolari, le mirabolanti trovate dell’Onorevole per salvare la scuola italiana?
Secondo la nostra "In un periodo di difficoltà economiche molte famiglie hanno difficoltà a programmare le vacanze. Il mese di Settembre è quello che, per ovvi motivi, offre migliori soluzioni. Molto spesso gli italiani hanno difficoltà nel prenotare perché non è dato sapere, in tempi ragionevoli, l’inizio dell’anno scolastico" .
Capito? Se sei col culo per terra (scusatemi, ma dinanzi a certe considerazioni non riesco ad essere aulico), se non arrivi alla fine del mese, se tuo marito è disoccupato o LSU, se sei una donna sola e devi tirare in qualche modo avanti la famiglia, se non hai i soldi per comprare i libri ai tuoi figli, se sei costretto a non farli partecipare alle normali attività parascolastiche come la gita di classe, perché oggi, per tante famiglie, 20 euro possono rappresentare l’equivalente del vitto di mezza settimana: ebbene, se essere in difficoltà economica significa tutto questo e molto altro, l’Onorevole Giammanco pensa invece che chi è in difficoltà economica possa migliorare la propria situazione progettando un piano vacanze di bassa stagione a tariffe stracciate per settembre.

Ma come? Conoscendo con mesi di anticipo (e in barba alle leggi dell’autonomia regionale e scolastica) il giorno esatto dell’inizio delle lezioni scolastiche. Perché, secondo l’Onorevole, chi è col culo per terra è angosciatissimo al pensiero di non poter fare una vacanza low cost. La dabbenaggine è tale che non si può che rispondere con delle domande retoriche.

Ma in che mondo vive l’Onorevole Giammanco? E’ stata informata del fatto che l’Italia non coincide, centimetro per centimetro, con gli studi di Rete 4? Ha mai sentito parlare di The Truman Show? Si è resa conto che il popolo italiano le paga uno stipendio mensile dieci volte (10!) superiore a quello di un insegnante non certo perché si spenda in tali evolutissime considerazioni? Non bastava la Gelmini per trovate di questo tipo? Ci voleva proprio un tandem intellettuale di tale portata?

Eppure, l’Onorevole non esita a rivendicare una scuola più efficiente, più moderna e più meritocratica: ci piacerebbe sapere cosa intende esattamente l’Onorevole quando parla di meritocrazia. Perché cosa intenda per efficienza crediamo di averlo intuito: lei dice riqualificazione e razionalizzazione della spesa pubblica e delle risorse umane, noi traduciamo come taglio indiscriminato di circa 130.000 posti di lavoro in 3 anni (per risparmiare otto miliardi di euro: mentre ne danno quaranta, di denaro pubblico, alle banche ?).

Per modernità, è ovvio, intende il ritorno al maestro unico, così come descritto da De Amicis: chi non ci sta, è il Franti della situazione. Ma la meritocrazia? Cosa intende per meritocrazia una che è stata eletta al Parlamento con il Porcellum di Calderoli? Certo, in un’Italia nella quale i meriti politici sono anche di calendario ( e non certo scolastico) forse l’Onorevole ha fatto confusione: pensava che per progettarsi una sfavillante carriera politica bastasse parlare di calendari, quali che siano. Consigliamo all’Onorevole Giammanco, ma umilmente, di chiedere lumi su questo iter parlamentare alla collega di partito, nonché ministro del buon costume, Carfagna.

Trovare soluzioni semplici a problemi complessi è privilegio della genialità. Ridurre la complessità della realtà sociale e culturale di un paese intero in maniera semplicistica e approssimativa è appannaggio della superficialità o, peggio, della malafede.


Nella foto: Maurizio Padovano docente di Italiano e Latino al Liceo Classico di Bagheria

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