Ormai sembra una vecchia festa appannaggio di antiquati e melanconici comunisti che nonostante tutto il 25 aprile partecipano a parate e incontri, per altri è un giorno "benedetto" di vacanza per riposare e per schiticchiare, alcuni vorrebbero fare i "negazionisti" come se nulla fosse successo o peggio ancora come se oggi non abbiamo più bisogno di partigiani, di uomini e di donne della resistenza.
Considero invece quanto mai importante e necessario vivere e celebrare il 25 aprile, ricordare ciò che è stato e ciò che è oggi, ricordare tute le risostenne quotidiane per vivere la libertà.
Io ricordo la resistenza dei partigiani e dei soldati disobbedienti, dei civili, dei cattolici che salvarono i tanti ebrei, dei tanti uomini e donne che con coraggio si sono opposti al nazifascismo, alle leggi razziali, ad un'idea di Italia senza democrazia e senza libertà. Ricordo la resistenza dei politici e padri costituenti che hanno annientato il regime con la Carta Costituzionale, la più bella del mondo. Ricordo la resistenza dei magistrati, dei giornalisti, delle forze dell'ordine e dei tanti uomini e donne che con coraggio contribuiscono alla liberazione dal potete mafioso. Ricordo la resistenza dei cooperanti, degli insegnanti, dei volontari, dei medici, dei missionari e dei tanti uomini e donne che ogni giorno divengono costruttori di pace. Ricordo la resistenza delle donne che vogliono liberarsi dalla violenza e dal pregiudizio, la resistenza di chi vuole liberarsi dalla malattia, dalle dipendenze, la resistenza di chi non rinuncia all'amore aldilà di ogni categoria e differenza, la #resistenza di chi non si arrende alla disoccupazione, alla disperazione e soprattutto alla rassegnazione. Voglio ricordare la resistenza delle madri del mondo che voglio la libertà dei proprio figli, la resistenza d chi scappa dalla guerra e dalla fame. Ancora oggi abbiamo bisogno del 25 aprile, abbiamo bisogno di resistenza, abbiamo bisogno di libertà.
Emanuele Tornatore
