Approfittando dell’ospitalità di BagheriaNews mi faccio promotore di una petizione popolare: cambiamo nome a Piazza Vittime della mafia.
A me quel nome sembra del tutto inadeguato, non rappresenta quello che la piazza è diventata grazie alle scelte di politica culturale dell’amministrazione cinquestellata. È diventata un autentico capolavoro di urbanistica contemporanea. Una vera e propria opera d’arte che molti nel mondo ci invidieranno quando se ne farà la giusta divulgazione. Le immagini che qui si pubblicano testimoniano un lavoro ancora in corso. Pare che il progetto preveda a lavori ultimati una piazza artisticamente mozzafiato. La mia proposta è che si adegui il nome alla cosa e che si chiami Piazza TRIONFO DELL’IMMONDIZIA. Il quattrocentesco “Trionfo della Morte” conservato a Palazzo Abatellis ne è il lontano e pallido antecedente storico. L’opera, collocata di fronte all’ingresso della settecentesca Villa Palagonia, valorizza indubbiamente quel monumento storico. Goethe se, a distanza di duecentotrenta anni, potesse tornare a visitare la Villa ne sarebbe entusiasta. Troverebbe geniale l’idea di fare dominare da un grande schermo luminoso spento la scena dei rifiuti artisticamente così ben distribuiti. Bisogna riconoscerlo, l’idea dello schermo luminoso spento sull’immondizia è il massimo della creatività artistica. Renato Guttuso sarebbe sato orgoglioso di avere contribuito alla realizzazione del grande evento artistico. Lo schermo luminoso spento è stato infatti progettato e costruito coi soldi che la Comunità Europea ha dato al comune per la riorganizzazione del Museo Guttuso. Si racconta che sia costato settantamila (70.000) euro. Soldi indubbiamente ben spesi. Alla faccia dei moralisti brontoloni!
L’altro ieri mi è capitato di vedere la scena con gli occhi di una coppia di turisti tedeschi reduci da una visita a Villa Palagonia. Mai sono stato così orgoglioso di essere bagherese. Grazie Sindaco.
Franco Lo Piparo
