Ansia e attacchi di panico: gestirli con il giusto atteggiamento mentale- di Francesco Greco

Ansia e attacchi di panico: gestirli con il giusto atteggiamento mentale- di Francesco Greco

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Negli ultimi anni le richieste di intervento per affrontare ansia e attacchi di panico sono notevolmente aumentate, specie tra i giovani. Una tendenza che riguarda tutta Italia e che viene replicata anche nel nostro territorio.

Trend confermato anche dall’Istat che di recente ha pubblicato i risultati di un indagine sulle condizioni di salute e il ricorso ai servizi sanitari: l'indicatore del benessere psichico negli ultimi anni si è ridotto, soprattutto tra i giovani sotto i 34 anni, mentre tra gli over 40 il disturbo più diffuso sembra essere la depressione, seguito da ansia e attacchi di panico.

Nell’ambito del mio lavoro mi capita sempre più spesso che le persone richiedano di “guarire dall’ansia” o di eliminarla o di relegare le esperienze di malessere e disagio a lontani ricordi.
Insieme all’ansia le persone si sentono spesso sole o escluse dal loro contesto di riferimento e questo può generare ulteriore disagio, insicurezza e senso di inadeguatezza.
Così si può arrivare a mettere in discussione il proprio valore personale o a dare una eccessiva importanza al giudizio degli altri.
Tuttavia l’ansia è solo una emozione, una emozione sicuramente spiacevole. Il punto è che diventa molto difficile da gestire quando raggiunge livelli elevati e questo dipende dai nostri pensieri e da come noi interpretiamo l’ansia stessa: posso considerarla normale, cioè la conseguenza naturale del fatto che mi sto preoccupando, o al contrario voglio eliminare l’ansia a tutti i costi, cioè inizio a preoccuparmi per la mia ansia, catastrofizzo, attivo un enorme amplificatore del mio malessere.
Riuscire ad “accettare” l’ansia implica chiaramente una modifica della relazione che hai con i tuoi pensieri.
I pensieri infatti hanno un ruolo molto importante nella genesi delle emozioni negative e ne possono rappresentare la causa scatenante del tuo disagio.
Prova a vedere i tuoi pensieri come solo pensieri. Tu non puoi impedirne o arrestarne il flusso, devi imparare semplicemente a metterti in modo nuovo in relazione con essi: sono solo pensieri, eventi mentali, frammenti linguistici, non dargli troppa importanza.
Il nostro atteggiamento nei confronti dell’ansia (e in genere verso le emozioni negative) è un punto centrale che ci spinge verso il benessere psicologico. Molto dipende da come ci vediamo e da come percepiamo e interpretiamo il mondo che ci circonda. E’ attraverso questo paradigma che in fondo decidiamo quanto e come la sofferenza potrà impattare la nostra vita.
In fondo il benessere psicologico ha molto a che fare con la flessibilità e la flessibilità mentale ci aiuta a concentrarci solo ciò che è utile per noi nel qui e ora, fare ciò che è importante, non lottare con le emozioni negative e soprattutto a non dare troppo peso ai nostri pensieri.

Dott. Francesco Greco
Tel. 3922965686
http://www.consulenzapsicologicaonline.blogspot.it
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Il Dott. Francesco Greco, Psicologo e Psicoterapeuta, è specialista in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale. Svolge attività clinica per i disturbi d'ansia, depressione, crisi, stress, insicurezza, disturbi emotivi e dello spettro ossessivo. Utilizza la Terapia Cognitiva, la SCHEMA THERAPY, la Acceptance and Commitment Therapy (ACT), Mindfulness e le terapie di terza generazione. Specializzato nel trattamento dei disturbi dell’alimentazione attraverso la tecnica della CBT-E, disturbi sessuali e consulenza di coppia. Riceve a Palermo e Bagheria.

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