Il Presidente della Repubblica Mattarella: "La storia del partigiano bagherese Mineo va tramandata". All'orizzonte un'onorificenza ufficiale

Il Presidente della Repubblica Mattarella: "La storia del partigiano bagherese Mineo va tramandata". All'orizzonte un'onorificenza ufficiale

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Santino Gallorini negli ultimi anni ha speso parte del proprio tempo per far conoscere presso le istituzioni la figura del partigiano bagherese Gianni MIneo. Dopo anni di lettere e infruttuosi tentativi per far ottenre a Mineo i meritati riconoscimenti dalla Repubblica Italiana, sembra che adesso, grazie alla sensibilità del Presidente della Repubblica: il palermitano Sergio Mattarella, le situazione possa mutare. Ecco quanto ci ha scritto, allegando i due biglietti autografi del Presidente.

"Dopo aver riscoperto l’eroica figura del partigiano bagherese Gianni Mineo, ho fatto il possibile e l’impossibile per farlo conoscere alle autorità locali e nazionali, al fine di procurargli i meritati riconoscimenti.

Se non ho avuto alcuna difficoltà con il Comune e con la Provincia di Arezzo, le cose si sono complicate salendo in alto. Ho scritto più volte al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, al Ministro della Difesa (La Russa e De Paola) alla Segreteria Nazionale dell’ANPI. Quando è andata bene, ho ricevuto risposte di circostanza, senza alcun seguito.
Constatando che non riuscivo a sbloccare l’apatia delle istituzioni nazionali verso una storia davvero singolare, di coraggio non ordinario e di una strage sventata, sono andato al Quirinale dove ho lasciato un mio libro (Vite in cambio) per il Presidente Sergio Mattarella, assieme ad una mia lettera dove gli spiegavo succintamente i fatti e gli chiedevo un suo autorevolissimo intervento, al fine di giungere alla concessione di una Onorificenza alla Memoria per Gianni Mineo e per Giuseppe Rosadi, i due partigiani che con la collaborazione di altri, il 29 giugno 1944 salvarono da una strage nazista oltre 200 ostaggi alla Chiassa Superiore.
Dopo qualche giorno mi è arrivato un biglietto autografo del Presidente, dove mi scrive:
"… La ringrazio molto per il suo libro sulla figura di Gianni Mineo: è una bella storia che è giusto ricordare e fare conoscere.
Con tante cordialità Sergio Mattarella".
Un ringraziamento per un omaggio al Presidente.
Passa del tempo e mi è arrivato un secondo biglietto. Dal testo si capisce che il Presidente ha letto o perlomeno sfogliato il mio libro e di sicuro ha letto la mia lettera acclusa, con la quale lo invitavo a fare qualcosa per far avere a Gianni Mineo (e a Giuseppe Rosadi) una ONORIFICENZA alla Memoria.
Il Presidente Mattarella ha scritto con la sua tipica calligrafia:
"… La ringrazio d'avermi fatto conoscere la bella figura di G. B. Mineo: è davvero una storia che merita di essere conosciuta.
Mi occuperò di quanto mi ha scritto.
Con tante cordialità e molti auguri
Sergio Mattarella".
Dopo qualche giorno sono stato contattato dal Gabinetto del Presidente e da lì è iniziato un percorso che dovrebbe portare alla concessione di una Onorificenza.
Ogni volta che guardo e/o leggo questi biglietti vengo assalito da un turbinio di sentimenti: meraviglia per la gentilezza "normale" del Presidente, gratitudine per la sua cordialità, gioia per Gianni Mineo che alla fine ha trovato un Alto estimatore - come meritava da oltre 70 anni - soddisfazione perché i figli di Gianni avranno ancor di più chiaro di quale pasta fosse fatto il loro padre, serenità perché a forza di rompere le scatole al mondo finalmente ho scoperto che ancora c'è qualche “potente” che apprezza i veri Valori.
E adesso, attendiamo fiduciosi che si concretizzi quanto sperato e desiderato per anni.
Grazie Presidente Mattarella. Grazie Gianni Mineo!"

Santino Gallorini

La storia di Gianni MIneo da Wikipedia: https://it.wikipedia.org/wiki/Gianni_Mineo

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