Bagheria e Facebook: un matrimonio felice - di Pippo Ferrante

Bagheria e Facebook: un matrimonio felice - di Pippo Ferrante

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Iniziamo con una doverosa premessa metodologica che magari per gli addetti ai lavori, chi si occupa di ADV (inserzioni sposorizzate su Facebook e satelliti), può essere inutile, ma che va fatta per una maggiore chiarezza.

Per un cliente ho pianificato il "pubblico di riferimento" per una inserzione su Facebook, legato al solo ed esclusivo territorio di Bagheria. Il social network dichiara che la quantificazione di questo pubblico serve a "stimare quante persone in una data zona possono vedere un'inserzione che un'azienda potrebbe pubblicare". Ho forzato l’analisi, ed ho considerato questo pubblico indicato da Facebook, come il numero totale degli iscritti al social network che hanno indicato come luogo di residenza la nostra città. Sappiamo comunque, che è una forzatura, che non ha nulla di scientificamente corretto e che presenta almeno un 10% di account fasulli. Se è chiaro questo, possiamo andare avanti.
Sulla base di questa premessa, considerate che questo pubblico definito da Facebook ci dice che a Bagheria sono registrati sul social network un numero di persone che oscilla tra le 30.000 (ipotesi A) ad un massimo di 35.000 (ipotesi B).
La maschera di controllo che mette a disposizione Facebook per creare le inserzioni, denominata Audience Insight, permette inoltre di definire anche la distribuzione per sesso e per fascia di età ed il suo livello di istruzione.
Mi sono divertito a declinare Bagheria su Facebook ed è venuta fuori questa mappa demografica.
Numero di Registrati a Bagheria (che non è stata calcolata sulla base della distribuzione per sesso che Facebook stima su tutto il territorio nazionale - 48% Donne e 52% Uomini) –secondo l’ipotesi sopra riportata:
• Uomini:
per l'Ipotesi A: 15.000 registrati
per l'Ipotesi B: 20.000 registrati
• Donne:
per l'Ipotesi A: 15.000 registrate
per l'Ipotesi B: 20.000 registrate
A Bagheria il numero di registrati risulta essere identico sul totale, con differenze marcate su fasce di età.

Per età e genere la distribuzione è questa:
18/24 anni:
uomini: ipotesi A 3.000; ipotesi B 3.500
donne: ipotesi A 3.000; ipotesi B 3.500
25/34 anni:
uomini: ipotesi A 3.570; ipotesi B 4.080
donne: ipotesi A 3.430; ipotesi B 3.920
35/44 anni
Uomini: ipotesi A 1.470; ipotesi B 1.724
Donne: ipotesi A 1.530; ipotesi B 1.785
45/54 anni
Uomini: ipotesi A 2.450; ipotesi B 2.940
Donne: ipotesi A 2.550; ipotesi B 3.060
55/64 anni
Uomini: ipotesi A 1.500; ipotesi B 1.500
Donne: ipotesi B 1.500; ipotesi B 1.500
65/+ anni
Uomini: ipotesi A 826; ipotesi B 1.100
Donne: ipotesi A 675; ipotesi B 900

Un livello di istruzione, complessivo uomini e donne, cosi distribuito:
• Scuola Superiore: 39% (con un +1 rispetto al dato nazionale)
• Università: 58%
• Laurea Specialistica: 3% (con un -27% rispetto al dato nazionale)

Cosa dicono questi numeri?
Vero è che “Se torturi i numeri abbastanza a lungo confesseranno qualsiasi cosa [cit. presa dal web]” ma certamente nessuno può negare che Facebook è molto frequentato in città, soprattutto dal “target” della politica (l’elettore dai 18 anni in su). Lo abbiamo notato e lo noteremo anche appena questa ennesima campagna elettorale entrerà nel vivo. Ma è anche vero che potrebbe riuscire a far nascere una “opinione pubblica” in grado di spostare equilibri, se si hanno contenuti per poterlo fare. Che siamo tutti collegati (connessi si dice) e che questo dovrebbe aumentare le potenzialità di ognuno di noi, ma ancora non lo abbiamo compreso per bene. Forse!
Questi numeri dicono anche che il concetto di privacy è cambiato, che deve essere opportunamente declinato; che è necessario conoscerne il nuovo significato in questo contesto cosi connesso; che è necessario parlarne e spiegarla a tutti, non solo ai più giovani.

La voglio dire in maniera più diretta: Facebook, ma i social media in genere, sono una cosa seria. Possono essere anche strumento di “lavoro” però da far utilizzare a professionisti. Ricordiamoci che quello che pubblichiamo, diciamo, commentiamo è nostro, ma anche di altre 35.000 persone (solo a Bagheria).

Ultime considerazioni, Facebook permette l'iscrizione a chi ha compiuto almeno 13 anni, ma utilizza solamente i dati dei maggiorenni. Per questo manca la distribuzione per età sotto i 18 anni. Inoltre la stima del pubblico, viene ad essere implementata anche dai dati legati al “mobile” quindi a quelle persone che in un dato momento, pur non essendo residenti in città, vengono incluse nel conteggio perché trovandosi nel nostro territorio, vengono ritenute “pubblico di riferimento”. Un po’ come succede ai classici manifesti 6x3 posizionati all’uscita dell’Autostrada che vengono visti anche da persone che non sono per nulla di Bagheria, ma che si trovano li per lavoro o per altro.
Ecco cosa dichiara Facebook a tal proposito:
<How does Facebook calculate potential reach? Different parts of the advertising industry use different methodologies to make these types of estimations. Facebook uses a set of inputs (examples below) to create real-time estimates that update as you create or edit your ad set. This can help you understand how your targeting and placement choices affect the number of people you could reach. Potential reach estimates are based on a number of factors, including: Facebook user behaviors (ex: Pages people liked); User demographics (ex: self-reported age and gender); Location data (ex: device technology and information)>>.

Insomma, grande mezzo e grande responsabilità.

Pippo Ferrante è un esperto in comunicazione già assessore del Comune di Bagheria.

 

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