Rabbia: comprenderla per esprimerla nel modo corretto- di Francesco Greco

Rabbia: comprenderla per esprimerla nel modo corretto- di Francesco Greco

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La rabbia come tutte le emozioni fa parte della nostra vita, ma quando raggiunge livelli che oltrepassano un certo limite può essere tossica e distruttiva.

E’ quindi molto utile imparare a gestirla, per gli altri ma soprattutto per noi stessi. Dal mio punto di vista, per imparare a fare ciò occorre comprenderne i meccanismi, e uno dei modi più potenti ed efficaci è quello di distinguere la causa della nostra rabbia dallo stimolo. Usualmente infatti abbiamo la tendenza a pensare che ci arrabbiamo a causa di qualcosa che qualcun altro ha detto o ha fatto, ma in realtà questa lettura è molto superficiale e alla lunga inutile e disfunzionale.

Più correttamente invece l’idea è che il comportamento degli altri rappresenta più che altro uno stimolo ai nostri sentimenti e non invece la causa. Quando ci arrabbiamo crediamo che tale reazione dipenda dal comportamento degli altri. In parte ciò è vero, nel senso che quell’evento rappresenta una situazione di partenza da cui poi scaturisce la reazione emotiva (in questo caso la rabbia), ma pur tuttavia è più corretto iniziare a vedere quella data situazione non come la causa vera e propria, ma come lo stimolo che in un certo senso facilita una reazione connessa a un nostro bisogno.
Quindi dobbiamo concentrarci sul bisogno che viene minacciato nel momento in cui qualcuno o qualcosa ci fa arrabbiare. Spostare i riflettori, cioè la nostra attenzione dall’esterno verso l’interno, ossia iniziare ad essere coscienti del fatto che le cause della rabbia sono più imputabili a ciò che è dentro di noi piuttosto che a ciò che è fuori di noi diventa fondamentale per inquadrare il tutto da una giusta prospettiva. Comprendere questi meccanismi è la via più breve per disinnescare la rabbia ed iniziare a stare meglio. Disinnescare però non significa inibire, bloccare, contenere. Al contrario capire la rabbia per esprimerla al meglio, senza che faccia danno, lasciandola fluire nel modo giusto.
Annota quindi questo concetto: “tu sei responsabile dei tuoi sentimenti. Gli altri non possono mai farti sentire in un determinato stato mentale”. Per me è questo un concetto fondamentale anche per il processo terapeutico. Dal mio punto di vista cioè questa semplice costatazione è un assunto fondamentale della psicoterapia, un punto di vista chiave che cerco sempre di sviluppare con i miei pazienti.
Detto questo quindi dovrete trovare la causa della rabbia al vostro interno, cioè nel vostro modo di pensare e potrete esprimerla in modo funzionale solo quando riuscirete a connetterla ai vostri bisogni.
Prova a rispondere a questa domanda: “quando mi arrabbio quale è il mio bisogno che non viene soddisfatto?” . Come potete notare a questo punto abbiamo spostato il nostro focus dal comportamento degli altri ai nostri bisogni. Connetterci ai bisogni (e in fondo ai nostri valori) ci consente di vedere le cose da un altro punto di vista, di prendere le distanze dai nostri pensieri, di accettare in fondo le nostre emozioni, riducendone però la portata distruttiva e tossica. Focalizzandoci sui bisogni avremo un vantaggio sorprendente: cambiare il modo che utilizziamo per comunicare le nostre emozioni.

Dott. Francesco Greco
Tel. 3922965686
http://www.consulenzapsicologicaonline.blogspot.it
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Il Dott. Francesco Greco, Psicologo e Psicoterapeuta, è specialista in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale. Svolge attività clinica per i disturbi d'ansia, depressione, crisi, stress, insicurezza, disturbi emotivi e dello spettro ossessivo. Utilizza la Terapia Cognitiva, la Acceptance and Commitment Therapy (ACT), Mindfulness e le terapie di terza generazione. Specializzato nel trattamento dei disturbi dell’alimentazione attraverso la tecnica della CBT-E, disturbi sessuali e consulenza di coppia. Riceve a Bagheria e a Palermo.

 

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