Simona Fricano è la giovane protagonista del nuovo appuntamento con la rubrica di Pietro Canzoneri sui giovani bagheresi che si stanno facendo strada professionalemtne fuori dalla propria tera natia.. Ecco l'intervista:
Da quanto tempo ti trovi fuori da Bagheria e dove vivi attualmente ?
Ho 31 anni e vivo fuori da Bagheria da ormai più di 12 anni. Sono andata via a 19 anni per andare a studiare a Milano e sono rimasta a Milano a lavorare dopo aver trascorso alcuni periodi all'estero (Washington e Lisbona) per motivi di studio.
Di cosa ti occupi in questo momento e quali progetti hai già realizzato nell'ambito professionale ?
Da tre anni lavoro in DELOITTE DIGITAL, azienda multinazionale nell'ambito della consulenza. Sono una Senior Consultant e mi occupo di progetti di digital trasformation nell'ambito di Digital Marketing & Ecommerce. Ho un'esperienza lavorativa di 7 anni, ed ho sempre lavorato in aziende internazionali innovative nell'ambito tecnologico e digitale. Ho lavorato due anni in Yoox Net A Porter, leader globale nel luxury fashion e-commerce, ed altri due anni in Alkemy Digital Enabler, primo digital enabler italiano.
Le tue radici “baariote” sono state un valore aggiunto, o sono state ininfluenti nel tuo percorso umano e professionale ?
Considero le mie radici un prezioso valore aggiuntto che credo di applicare e comunicare in ogni ambito della mia vita lavorativo e non.
Come appare oggi bagheria dall'esterno, con lo sguardo di chi non ci vive più ma vi torna saltuariamente; e cosa ritieni vada fatto prioritariamente in questa cittadina?
Bagheria appare ai miei occhi sempre più degradata, abbandonata e priva di una propria identità. Purtroppo ogni volta che torno "a casa" mi accorgo di un progressivo peggioramento della situazione sia dal punto di vista dei servizi: rifiuti, viabilità, gestione dei beni culturali e degli spazi comuni; sia dal punto di vista culturale e di senso di comunità: sembra quasi che si sia totalmente dimenticato il passato glorioso di Bagheria come di culla di fermento e di aggregazione culturale in tutte le sue forme: arte, fotografia, poesia, architettura e natura. Io ripartirei proprio da li.
Se dovessi immaginare il tuo futuro tra qualche anno, lo vedi a Bagheria o ritieni che 'ritornare' equivalga ad una sorta di passo indietro?
Il mio futuro è a Milano. Nonostante mi senta profondamente legata alla mia terra, le mie ambizioni e progetti futuri mi legano a Milano.
Sempre più giovani lasciano la Sicilia per cercare fortune altrove, tu cosa ne pensi di questo fenomeno ?
Credo che questo sia un fenomeno molto triste ma comprensibile, considerando le poche opportunità che purtroppo la nostra terra offre in questo momento. Ritengo questo un fenomeno che dabba essere arginato e sul quale la politica deve lavorare duramente perchè la posta in gioco è davvero alta. Stiamo perdendo molti dei nostri talenti migliori che potrebbero, nelle dovute condizioni, portare crescita, sviluppo ed innovazione alla nostra terra che di potenziale ne ha tantissimo.
Forse è soltanto orgoglio o spirito di appartenenza ad una comunità, ma sembra quasi che i bagheresi fuori dai propri contesti di nascita riescano a tirare fuori capacità insospettabili e a competere ai massimi livelli nei rispettivi campi di conoscenza, ritieni vi sia un fondamento in questa considerazione?
Gran parte dei miei amici bagheresi che vivono e lavorano fuori, sia in Italia che all'estero, hanno una carriera avviata e lavorano in posizioni ed aziende di grande prestigio.
Contesti dinamici, più aperti dove è possibile conoscere nuove persone e sperimentare nuove esperienze sicuramente permettono di sviluppare e tirare fuori capacità che in un contesto chiuso, ostico, poco dinamico, direi immobile, sarebbe impossibile poter dimostrare e condividere.
Intervista di Pietro Canzoneri
