Posizionato un corridoio di boe a Capo Zafferano per la sicurezza dei bagnanti

Posizionato un corridoio di boe a Capo Zafferano per la sicurezza dei bagnanti

attualita
Typography

Sono state posizionate questa mattina a Capo Zafferano le boe di delimitazione della distanza minima di avvicinamento delle imbarcazioni a motore dalla costa. 

 Si tratta di un primo importante risultato raggiunto per la tutela di Capo Zafferano, grazie alla sinergia tra un gruppo di cittadini, tra cui: Alessandro Morreale, Giuseppe Morana, Domenico e Pietro Roccapalumba, Maurizio Sanfilippo, la deputata M5S Caterina Licatini e la Capitaneria di Porto di Porticello comandata dal Tenente di Vascello Giuseppe Morra.

Tutto è nato con una petizione su change.org, sposata dall'On Licatini, promossa spontaneamente da alcuni frequentatori e amanti del mare di Capo Zafferano, area di pregio naturalistico nel territorio di Santa Flavia , che con l'insenatura naturale del suo golfo protegge dal vento di maestrale.

In estate centinaia di diportisti trascorrono giornate di relax; nei weekend e nelle giornate da bollino rosso le imbarcazioni che affollano il golfo sono davvero una miriade, con ricadute economiche positive per un territorio dove ci sono diversi cantieri per il rimessaggio delle barche.

Non tutti i fruitori del mare però rispettano le regole del buon senso, ancor prima di quelle del codice di navigazione. Ecco infatti che, complici anche spiace dirlo i pochi controlli  per scarsità di mezzi e uomini da parte degli organi presporti, che le imbarcazioni si avvicinino ad una distanza ben inferiore ai 300 metri prescritti dalla spiaggia e dai 150 prescritti da zona rocciosa; impendendo di fatto una sicura balneazione da parte di chi affolla spiagge e calette.

Di non secondaria importanza, oltre all'eccessiva vicinanza dalla costa delle imbarcazioni, è il problema relativo alla velocità sotto costa tenuta da alcuni incauti diportisti e soprattutto dai "piloti", è proprio il caso di dirlo, dei famigerati acquascooter, che scorrazzano a velocità folli dentro la baia compiendo evoluzioni che sfidano le leggi della fisica; sotto gli occhi di centiania di persone che sono loro malgrado costrette ad assistere allo "show".

La rilassata atmosfera di Capo Zafferano in estate si spezza come d'incanto quando, e succede sovente, dalle casse di alcune barche o gommoni,  i cui impianti audio farebbero impallidire quelli dell''ultimo concerto di Vasco Rossi, fuoriesce musica ad un volume spaventosamente alto, con un palese disturbo della quiete degli altri dipoirtisti, bagnanti o residenti che siano. Nessuno vuole negare il diritto di ascoltare musica ci mancherebbe, ma almeno farlo adoperando come sempre il criterio buon senso,  che vorrebbe il rispetto del diritto degli altri di non acoltare la musica.

Questa mattina appunto, con la sistemazione delle boe alla distanza minima prescritta dalle legge, le imbarcazioni avranno un tangibile segno visivo della linea immaginaria da non attraversare per rispettare la distanza dalla costa, con i bagnanti che potranno nuotare in sicurezza all'interno di quella fascia. Il secondo passo, e a questo mira la proposta di legge dell'On Caterina Licatini, vorrebbe includere nell'area marina protetta, che già include l'area marina di Mongerbino, anche Capo Zafferano.  A tale scopo la deputata pentastellata si sta facendo promotrice della modifica dell’articolo 36 della legge 394 del 1991 inserendo Capo Zafferano tra le aree in cui possono essere istituiti Parchi marini o Riserve marine. "Capo Zafferano - dice la deputata Caterina Licatini - ospita una prateria di Posidonia a 10 metri sotto il livello del mare e una flora e fauna, la cui preservazione è necessaria per mantenere la biodiversità presente nel territorio siciliano nord-occidentale. La tutela dell’area, oltre a salvaguardarne i fondali, potrebbe e dovrebbe far da volano all’economia turistica”.

Capo Zafferano con il suo mare sono e devono restare di tutti, la fruibilità del mare deve essere consentita a tutti in sicurezza e tranquillità, nel rispetto delle regole della civile convivenza, prima ancora che delle norme dei codici, ma partendo sempre dal presupposto che il mare va rispettato e protetto bilancindao gli interessi della collettività.

Lorenzo Gargano

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.