La CGIL: Sciortino si assuma le proprie responsabilit

La CGIL: Sciortino si assuma le proprie responsabilit

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Riceviamo e Pubblichiamo

"La denuncia della Camera del lavoro è tardiva: da una decina di giorni, infatti, ho fatto una nota di sospensione della deliberazione per chiarimenti. Contemporaneamente abbiamo trasmesso gli atti alla prefettura". (Biagio Sciortino).

 

La Camera del Lavoro di Bagheria ribadisce, in merito alle anomalie atto deliberazione di G.M. n.155/2008 del Comune di Bagheria, di non essere intervenuta tardivamente a denunciare la vicenda ma anzi di aver dovuto, purtroppo, evidenziare l’ennesima ‘perla’ dell’operato dell’ amministrazione Sciortino. Si precisa inoltre che l’amministrazione bagherese, poco comunicativa con le strutture sindacali (se non ad intermittenza) non ha dato alcuna informazione al riguardo né in forma preventiva né successiva alle organizzazioni sindacali.

Il fatto che questa amministrazione abbia sempre dubbi e perplessità circa le sue competenze nel produrre atti è notorio ma ora siamo al paradosso: il sindaco, secondo quanto diffuso ai mezzi di stampa, avrebbe trasmesso gli atti alla prefettura in quanto sosterrebbe di non averci visto chiaro. Sarebbe il caso di ricordare a Sciortino e ai suoi assessori che gli atti di deliberazione della Giunta Comunale sono da essi stessi prodotti e firmati, compresa la famigerata delibera 155/2008. Ci risulta che addirittura sarebbero stati compiuti anche atti successivi alla deliberazione stessa: evidentemente l’assessore e/o il dirigente di turno firmatario, inizialmente, ci vedevano chiaro. Se poi si è avuto un ripensamento (segno questo dell’assoluto marasma che regna in questa giunta nella produzione di atti in barba al rispetto della dignità della persona e del lavoratore) allora non si spiega perché sospendere in religioso silenzio gli atti e non procedere all’annullamento come invece è corretto fare per atti illegittimi.

Resta comunque il fatto che il sindaco ha avuto una proposta di convenzione e che la giunta ha proceduto alla deliberazione senza che a quanto pare si avesse cognizione alcuna di cosa si stesse facendo e dell’importanza in termini di ricaduta per l’interesse generale e della collettività, interesse a cui dovrebbe tendere una P.A.
Dunque, sarebbe stato più dignitoso riflettere prima di produrre qualunque atto e assumersi in modo serio e cristallino le proprie responsabilità per avere creato speranze aleatorie, avere nuovamente ignorato la legge sulla trasparenza amministrativa (vedi caso bandi Urban Italia ) e avere reiteratamente calpestato nuovamente il diritto.

Si coglie l’occasione per ribadire al sindaco che i canali istituzionali per rispondere ad una struttura sindacale non sono stati ancora aboliti, nonostante lui preferisca canali alternativi quali corridoi e dichiarazioni lampo, e che si attende ancora una sua risposta non elusiva ma esaustiva riguardo a tutte le questioni e le perplessità che nella precedente missiva sono state evidenziate.

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