Coronavirus e conseguenze penali: intervista all’Avv. bagherese Antonio Vecce

Coronavirus e conseguenze penali: intervista all’Avv. bagherese Antonio Vecce

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In merito alle conseguenze penali riguardanti le violazioni delle ultimissime normative per il contenimento del contagio da coronavirus, abbiamo intervistato il giovane avvocat bagherese Antonio Vecce .

Per quali motivi si può uscire di casa?
È consentito uscire di casa solo per:
1) comprovate esigenze lavorative;
2) situazioni di necessità;
3) spostamenti per motivi di salute.
Facciamo degli esempi: è consentito uscire di casa per prestare assistenza al proprio genitore anziano che si trova in un’altra abitazione. Allo stesso modo, è consentito uscire di casa per svolgere una visita medica o un intervento per motivi di salute.
Fatta eccezione per i farmaci, può uscire di casa per gli acquisti essenziali un solo componente della famiglia una sola volta al giorno.
È vietata ogni attività sportiva all’aperto, anche se svolta individualmente.
Gli spostamenti per le esigenze fisiologiche dell’animale domestico sono consentiti solo in prossimità della propria abitazione.
Quando si esce di casa bisogna sempre mantenere una distanza di almeno 1 metro dalle altre persone.
Per chi si trova fuori casa è consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza.

Quale reato commette chi non rispetta questi obblighi?
Chi esce di casa per motivi diversi da quelli sopra indicati commette il reato di “Inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità” che è punito dall’articolo 650 del codice penale con l’arresto fino a 3 mesi o con l’ammenda fino a 206 €.
È utile precisare che la legge consente, a certe condizioni, di eliminare questo reato e tutte le conseguenze penali con il pagamento di una somma di denaro pari a 103 €.

Come funzione con la nuova autocertificazione?
Chi viene controllato deve compilare un’autocertificazione indicando i propri dati e il perché è uscito di casa. Con la nuova autocertificazione il cittadino dichiara di non essere sottoposto a quarantena e di non essere risultato positivo al virus COVID-19.
Il modulo per l’autocertificazione viene fornito dalle forze dell’ordine, anche se è consigliabile portarne uno con sé ad ogni uscita.
Una volta compilata, l’autocertificazione viene consegnata alle forze dell’ordine, quindi ad ogni controllo il cittadino deve rilasciare una nuova autocertificazione.

A quali altre conseguenze penali si può andare incontro?
Se il cittadino rilascia un’identità falsa oppure informazioni personali false, si commette il reato di “Falsa attestazione o dichiarazione” che è punito dall’articolo 495 del codice penale con la reclusione da 1 a 6 anni.
Se viene dichiarata una motivazione falsa per uscire di casa, si commette il reato di “Falsità ideologica” in base all’articolo 483 del codice penale, che prevede la reclusione fino a 2 anni.
Invece, se una persona sa di essere positiva al virus COVID-19 ed esce di casa può commettere, a seconda dei casi, i reati di lesioni personali, omicidio o pandemia.

Cosa rischia chi vende mascherine o gel igienizzanti non a norma?
Si rischia di commettere il reato di “Frode nell’esercizio del commercio” in base all’articolo 515 del codice penale oppure, se ne ricorrono i presupposti, il reato di “Truffa” aggravata che è punita dall’articolo 640 del codice penale con la reclusione da 1 a 5 anni e con la multa da 309 a 1549 €.

 

Foto Avv. Antonio Vecce 1Avv. Antonio Vecce
Studio legale in Via Messina n. 15, Palermo
Cell. 3476088424
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