L'insopportabile immobilismo della politica bagherese

L'insopportabile immobilismo della politica bagherese

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I due articoli pubblicati da bagherianews nell’appena trascorso weekend, i cui autori sono l’arch. Fricano (“Dilettanti allo sbaraglio”) e il dott. Gargano (“Cervelli baarioti per progettare il futuro della nostra città”), hanno

con puntualità richiamato all'attenzione dei visitatori del giornale on line, il pesante, contorto e spinoso cruccio della realtà politica bagherese, ovvero, la contemporanea coesistenza dell’attuale immobilismo economico e dell’assenza dei cervelli “baarioti” (Gargano, op. cit.) nell’Amministrazione comunale.

Al di là delle opinioni ed appartenenze politiche, credo si possa affermare, perchè sotto gli occhi di tutti, che negli ultimi 3-4 anni la qualità della vita a Bagheria sia precipitata:
la viabilità cittadina è in tilt da mesi;

la raccolta dei rifiuti solidi urbani è fortemente carente, mentre la “differenziata” è addirittura assente;

molte delle opere di riqualificazione della città hanno avuto dei ritardi nella consegna e, cosa che, personalmente considero,ancor più grave e deprecabile, hanno visto l’abbattimento di decine di piante, mentre nessuna nuova piantumazione è stata ad oggi eseguita, contribuendo all’incupimento dell’arredo urbano di Bagheria;

nulla di significativo e concreto è stato realizzato per il rilancio dell’inestimabile patrimonio artistico-monumentale della città, che tanti turisti potrebbe attirare, con conseguente ricaduta positiva per l’economica di Bagheria;

non esiste, oppure non conosco un piano di sviluppo territoriale capace, sia preliminarmente di stabilire quali possano essere gli assi di sviluppo economico, sia successivamente di implementarli e sostenerli per consentire investimenti concreti e funzionali allo sviluppo del territorio.

Sugli aspetti più tecnici legati ai gravi ritardi accumulati dall’Amministrazione nella nuova programmazione 2007-2013 è stato già scritto molto e bene nell’articolo dell’arch. Fricano, che aiuta a comprendere come la grigia realtà bagherese rischia di restare tale ancora chissà per quanti altri anni: non esiste sviluppo e ripresa economica se non vi è programmazione!

Sull’assenza dell’elite intellettuale bagherese nell’Amministrazione attiva della città ci sarebbe moltissimo da dire, mi limiterò solamente ad alcune brevi e personali considerazioni, nella speranza di stimolare un dibattito costruttivo a tal proposito.

Chiediamoci, innanzitutto, il perché di questa assenza: troppo impegnati nell’esercitare la loro professione e scarsamente interessati al futuro di Bagheria? Oppure, incapacità dell’elettorato bagherese a scegliere gli uomini e le donne più capaci a svolgere il difficile compito di amministratore?
Se anche solo in parte le cose scritte in questo breve articolo, unite a quelle già evidenziate da molti cittadini in altri già pubblicati da bagherianews nell’ultimo anno, sull’immobilismo dell’Amministrazione comunale corrispondessero a realtà, risulterebbe necessario un pronto, immediato e vero rinnovamento della classe politica bagherese e non il suo mantenimento col supporto di una brain trust, perché non c’è a Bagheria nessun Roosevelt e siamo ancora molto lontani dal nostro New Deal!

Personalmente, riterrei già un buon inizio, per scardinare l’inetto sistema politico bagherese ed avviarci verso uno sviluppo economico e sociale vero e concreto, la scesa in politica di quelle diverse decine di bagheresi professionalmente valide, capaci di guardare alla politica come ad un servizio reso alla cittadinanza e non come al più classico e comodo degli impieghi.


Angelo Puleo è dottore agronomo e dottorando di ricerca in “Economia e Politica Agraria” presso l’Università degli Studi di Palermo.

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