Cronaca

Falsificazioni documentali, messa in scena di spettacoli “fantasma” , false attestazioni, costi dichiarati ma mai effettivamente sostenuti, contributi previdenziali non versati, utilizzazione di fatture false.

Sono alcune delle condotte illecite emerse a seguito di due anni di indagini svolte dalla Guardia di Finanza di Palermo che ha scoperto un sistema di frode messo in piedi da imprenditori operanti nel settore artistico, responsabili di una truffa perpetrata ai danni della Regione Siciliana nell’ambito degli interventi di sostegno delle attività teatrali per l’anno 2008.

A seguito delle attività investigative coordinate dai Dott. Daniele Paci e Roberto Tartaglia, Sostituti Procuratori della Procura della Repubblica di Palermo e sviluppate dal Nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza del capoluogo siciliano, sono emerse responsabilità per 72 organismi teatrali, su un totale di 91 posizioni esaminate.

L’indagine, che ha interessato strutture con sede in tutto il territorio regionale, con prevalenza nelle provincie di Catania e Palermo, trae origine da un’attività ispettiva nel cui ambito, nel settembre del 2011, sono stati sottoposti a mirate verifiche soggetti economici aventi titolo a percepire i contributi previsti dalla Legge Regionale n. 25/2007, finalizzati a promuovere lo sviluppo delle attività teatrali ed a favorirne la diffusione, erogati dall’Assessorato Regionale dei Beni Culturali ed Ambientali e della Pubblica Istruzione.

Dopo avere acquisito tutta la documentazione relativa alle istanze presentate dagli organismi teatrali operanti in tutta la Regione per ottenere l’erogazione del contributo, le Fiamme Gialle hanno proceduto ad una attenta disamina del materiale ed a numerosi controlli incrociati presso diversi Enti ed Uffici Pubblici.

Sono in tal modo emersi diversi casi di falsità dei documenti presentati agli Uffici competenti dell’Assessorato Regionale, con particolare riguardo a quelli attestanti i costi asseritamente sostenuti per la realizzazione di rassegne e festival e per la produzione di attività teatrali nel corso del 2008, su tutto il territorio nazionale ed anche all’estero, risultati mancanti delle specificazioni necessarie o addirittura artatamente predisposti e contraffatti.

Fra i casi più significativi emersi nel corso dell’indagine, quello del responsabile di un ente teatrale che, a seguito dell’esclusione al contributo per aver predisposto una “stagione” ritenuta, dai competenti organi della Regione, di “modesto livello”, ha tempestivamente provveduto a procurarsi ed a produrre falsa documentazione attestante l’avvenuta rappresentazione di uno spettacolo a cui avrebbe partecipato un noto artista di fama nazionale, ma che, di fatto, non è mai stata realizzata.

L’ammontare dei fondi pubblici indebitamente percepiti attraverso gli artifici e i raggiri posti in essere dagli indagati, ammonta a un complesso di 2.300.000 euro.

Al termine dell’attività sono state deferite all’Autorità Giudiziaria 72 persone per essersi rese responsabili, a vario titolo, di truffa aggravata ai danni dell’Ente Regione e falso, nei confronti delle quali la Procura della Repubblica di Palermo ha già emesso gli avvisi di conclusione delle indagini, notificati in questi giorni dalla Guardia di Finanza .

 

Ormai è diventata quasi una abitudine: durante il fine settimana i ladri, (ma ormai non sappiamo più di cosa) sono penetrati al 1° piano degli uffici comunali di via Mattarella dove sono ospitati gli uffici dei servizi comunali di solidarietà sociale.

Anche stavolta nell'azione criminale oltre ad alcune 'tipicità' che ne fanno ormai un 'format' , ( l'incursione che si verifica sempre il fine settimana), ci sono alcune stranezze. La porta principale del piano che conduce agli uffici era intatta e chiusa con le mandate, si ipotizza quindi che i malviventi possano essere entrati (e usciti) da qualche finestra magari utilizzando una scala.

All'interno sono state forzate invece tutte le porte che consentono di accedere alle stanze dei  vari uffici

Due sinora i computer mancanti e cioè quello della responsabile degli Uffici di solidarietà dr.ssa Giacomina Bonanno e quello di uno dei collaboratori del'Ufficio Ignazio Galioto.

E' stata informata la Polizia. 

Pubblichiamo uno stralcio di intercettazione ambientale dello 05.02.13 che fa parte del fascicolo dell'operazione 'Argo' in cui tre degli altavillesi arrestati, Raffaele Purpi, Rosario La Mantia, (secondo l'accusa il reggente della mafia altavillese), e Pietro Granà, commentano quella, che a loro avviso, è la 'conversione' politica del sindaco di Altavilla Nino Parisi.

C'è anche un quarto personaggio, che non essendo però coinvolto nell'indagine, abbiamo indicato con un nome di fantasia, Giovanni.

RAFFAELE: vedi che il Sindaco è passato a sinistra!!...

GIOVANNI: lo so che il Sindaco è a sinistra!!...

RAFFAELE: e secondo te lo poteva fare?!...

ROSARIO: sinistra che è...BERSANI...questi così?...

GIOVANNI: comunista...comunista forte!!...

RAFFAELE: non lo poteva fare...

GIOVANNI: e pure Totò PARISI si è unito con suo figlio!!...Dovevano fare le primarie allora...incomprensibile...

RAFFAELE: minchia come...tutti appoggiati di destra ed ora mi passi a sinistra?!...

GIOVANNI: stiamo guardando tutte cose...stiamo guardando il Sindaco...a lui a te...

ROSARIO: ora senti che il Sindaco può andare avanti così che “scura a matina” (tutto in una volta)...e si sogna...il Sindaco si sogna di passare a sinistra...

PIETRO: è stato sempre così!!...

RAFFAELE: non lo può fare di andarsene a sinistra...cioè ci ha giocati a tutti a questo punto! !...

PIETRO: se si manteneva neutro era meglio...perchè ora...le prossime elezioni...io che voto per i comunisti...mai...mai!!...

RAFFAELE: e i consiglieri contro!!...

ROSARIO: se lavori ci sono li sta mettendo nella Gazzetta...ma lui che cosa vuole...incomprensibile...mettiti là...e poi vuole il paese tranquillo?!...E il paese tranquillo non può essere così!!...Zu Piè...il lavoro...e qua Pè il problema...il lavoro non c’è..(.incomprensibile.)..se non ce n’è.(..incomprensibile.) .e ti lamenti...”quello è amico mio.. quello è amico mio “...tutti amici suoi sono?!...Allora attacchiamo la guerra!!...Se i lavori li stai mettendo tutti sopra la Gazzetta...i lavori dentro il paese...

PIETRO: si spaventa che gli fanno le scarpe di la dentro stesso!!...Capito?...

GIOVANNI: eh...ma quando uno si spaventa...si sta a casa!!...

ROSARIO: si sta a casa!!...

PIETRO: quando uno si spaventa si sta a casa ed è pure vero!!...

GIOVANNI: Capito?...Quando uno si spaventa si sta a casa...gliel’ho detto l’altra volta!!...”Mi hai promesso una cosa...ti spaventi... (incomprensibile).., ti stavi a casa... allora ci dovevi pensare... ora è tardi!!”...

PIETRO: ora è tardi!!...

GIOVANNI: “ora non lo fai”...gli ho detto!!...

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     Granà  Pietro                                                  La Mantia  Rosario                                        Purpi  Raffaele

Un altro arresto per spaccio nell’ambito dei servizi antidroga eseguiti della Compagnia di Bagheria. Nella serata dello scorso venerdì a Bagheria (PA), i Carabinieri della locale Stazione, unitamente a personale del Nucleo Operativo della Compagnia di Bagheria, all’esito di un mirato servizio per il contrasto dello spaccio e consumo di sostanze stupefacenti tra i giovani, hanno tratto in arresto IMBURGIA Alessio, classe 1993, bagherese, disoccupato.

Il presunto pusher, poco prima, veniva sorpreso dai militari dell’Arma in via Mozart, mentre cedeva a un soggetto, allontanatosi e tuttora in corso di identificazione, una dose di “hashish”.

All’esito della perquisizione personale e domiciliare, i Carabinieri rinvenivano 11 dosi confezionate ad hoc, per un peso di 18 grammi circa, della medesima sostanza stupefacente, così come 115,00 euro in banconote di piccolo taglio, verosimile provento dello spaccio a dettaglio, il tutto posto sotto sequestro.

Nel corso dell’operazione antidroga, veniva altresì deferito in stato di libertà per analogo reato B.G., 21enne del luogo, il quale, alla vista dei Carabinieri, si disfaceva di una parte della predetta sostanza stupefacente, gettandola tra le aiuole.

Particolare che non sfuggiva agli investigatori dell’Arma, che recuperava la dose.

L’arrestato, dopo aver passato la notte agli arresti domiciliari, giudicato con rito direttissimo presso il Tribunale di Termini Imerese (PA), all’esito della convalida dell’arresto, veniva tradotto presso la propria abitazione e sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari in attesa di ulteriore udienza fissata per il prossimo 20 febbraio 2014.

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               Imburgia Alessio

 

 

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