Cronaca

Sabato pomeriggio, ore 17.30 circa, un gruppo folto di pubblico lungo la postazione d’arrivo, pronto ad esultare alla vittoria del proprio beniamino, due giovani piloti che sfrecciano in pista a bordo di due Piaggio Vespa appositamente modificate nelle loro caratteristiche tecniche, che gli consentono di lanciarsi oltre i 100 Km/h.

Fotocamere pronte ad immortalare ogni singolo istante dell’evento sportivo, da pubblicare poi sui siti maggiormente conosciuti dai giovani. Sembrerebbe un normale scenario di una competizione sportiva tra motocicli, peccato che la pista in questione sia una delle vie del centro urbano di Termini Imerese.

I Carabinieri della Compagnia di Termini Imerese, nel corso di un apposito servizio di controllo del territorio finalizzato al contrasto delle violazioni al Codice della Strada, intuiscono che da li a poco, lungo la strada consortile A.S.I., alle porte della città si sarebbe svolta un gareggiamento clandestino con veicoli a motore.

Pertanto i militari predispongono un mirato servizio di osservazione, al fine di documentare tutte le fasi propedeutiche all’evento nonché le fasi salienti della gara. Alcuni militari in abiti civili si confondevano in mezzo agli astanti per carpire le conversazioni, dalle quali si percepiva che i presenti erano a conoscenza che era in corso una gara di velocità con ciclomotori.

Dopo alcuni istanti tra la folla si udiva la frase “eccoli….stanno arrivando” e in pochi istanti si vedevano sfrecciare due ciclomotori a folle velocità, quindi erano palesi i comportamenti di guida non giustificati adottati dai due conducenti dai quali si rilevava un testa a testa tra i due ciclomotori.

Il conducente del ciclomotore in testa indirizzava delle urla in segno di vittoria nei confronti del ciclomotore posizionato alle sue spalle, nel contempo le persone poste lungo la carreggiata esultavano alla vittoria del loro pilota, ma la loro corsa terminava innanzi alle pattuglie dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Termini Imerese che riuscivano a bloccare solo uno dei ciclomotori, mentre il secondo con fare repentino riusciva a fuggire forzando il posto di controllo predisposto dai militari.

Il soggetto fermato veniva quindi identificato in C. l. , classe 1977, residente a Termini Imerese al quale veniva contestato l’art. 9 ter comma 1 e 3 del Codice della Strada, che prevede il divieto di gareggiare in velocità con veicoli a motore, nonché gli veniva sequestrato il ciclomotore Piaggio Vespa di colore nero privo di targa, mancante della composizione alfanumerica nel telaio e palesemente modificato nelle sue caratteristiche tecniche, ritenendolo quindi di sospetta provenienza furtiva. Pertanto veniva deferito alla competente Autorità Giudiziaria anche per il reato di ricettazione di cui all’art. 648 del Codice Penale.

Nella circostanza venivano identificate numerose persone presenti all’evento, posizioni al vaglio dell’Autorità Giudiziaria, mentre i Carabinieri stanno visionando le immagini registrate durante la gara al fine di identificare il secondo pilota sfuggito al controllo dei militari. 

 

Poco dopo le ore 13 di oggi una volante dei Carabinieri appartenente alla Stazione dei CC di Ficarazzi si è ribaltata mentre, pare ad alta velocità stava percorrendo il breve rettilineo sulla S.S. 113 di fronte all'ingresso della Vini Corvo.

Pare che nessuna altra autovettura sia stata coinvolta nell'incidente che ha visto l'auto dei militari capovolgersi dopo avere violentemente urtato un palo della illuminazione della strada statale.

Subito intervenute le ambulanze del 118, i colleghi ed i superiori dei due militari che per fortuna non hanno riportato gravi conseguenze per il cappottamento della loro vettura.

Uno dei due militari lamentava contusioni al braccio, ma per fortuna vengono esclusi danni più significativi.

E' probabile che la vettura stesse effettuando un intervento di emergenza, non è chiaro però di quale natura. Il traffico è rimasto rallentato per un lungo periodo, mentre adesso scorre già regolarmente.

L'autovettura è stata portata via con il carro attrezzi, mentre sul posto è in atto presente una squadra di operai che sta lavorando per mettere in sicurezza il palo della pubblica illuminazione da cui pende pericolosamnete il corpo illuminante.

Poco distante dal luogo dove è avvenuto l'incidente di oggi, proprio davanti al Lido di Fondachello, l'11 dicembre di cinque anni fa, mori l'appuntato Massimo Vazzano della Compagnia di Bagheria.

L'auto sulla quale viaggiava, una 156, forse per l'asfalto reso scivoloso dalla pioggia, sbandò andandosi a schiantare contro il muro di contenimento di cemento che si trova di fronte alla Casa cantoniera: la pattuglia stava intervenendo perchè si era diffuso un allarme per una bambina che non era rientrata a casa dopo l'uscita dalla scuola.

La notizia si rivelò inesatta ma Massimo Vazzano perse la vita nell'adempimento del proprio dovere.

nella foto il luogo dell'incidente

I Carabinieri del Nucleo Radiomobile hanno tratto in arresto BUCCHERI Bartolomeo, palermitano 31enne, in atto sorvegliato speciale per reati di spaccio, furto ed altro.

I Carabinieri si sono recati presso l’abitazione del predetto, ove hanno trovato la presenza della sua fidanzatina palermitana, 15enne, con la quale aveva deciso di convivere.

Una presunta “fuitina” della giovane che è durata poco.

Infatti, i genitori dell’adolescente, ignari dell’accaduto, dopo avere denunciato l’allontanamento della loro figlia, avevano chiesto l’intervento dei Carabinieri per potere accedere presso l’abitazione del BUCCHERI e fare desistere dal proposito la giovanissima figlia.

Giunti sul posto, il BUCCHERI, dopo essere andato in escandescenza, si scagliava contro i Carabinieri che avevano l’obbligo di riportare la giovane in seno alla propria famiglia, rifiutando l’allontanamento dalla stessa, con la quale era intenzionato a vivere come marito e moglie.

Opponendo dissenso ai danni dei militari intervenuti, l’uomo è stato arrestato dai Carabinieri per resistenza a pubblico ufficiale.

La 15enne è stata, poi accompagnata dai genitori mentre l’arrestato è stato tradotto presso il Tribunale di Palermo per essere giudicato con rito direttissimo, conclusosi con la convalida dell’arresto, mentre il processo è stato rinviato ad altra data, rimesso in libertà.

 


 

E’ accaduto nottetempo, a Palermo, in via Giuseppe Sciuti n.91/h, quando ignoti malfattori, utilizzando un’autovettura come ariete, una Fiat Panda risultata provento di furto, dopo aver infranto la vetrata della rivendita di attrezzature sportive “SWISS CYCLING TECNOLOGY”, asportavano otto biciclette per un valore complessivo di circa 15.000 €.

Sul luogo, sono intervenuti i Carabinieri delle “gazzelle” del Nucleo Radiomobile unitamente ai colleghi della Stazione Palermo - Crispi, che ha avviato le prime indagini, al fine di identificare gli eventuali autori.

Il titolare della rivendita, è stato invitato in Caserma per regolarizzare la denuncia di furto.

Dalle prime indagini esperite dai Carabinieri della Stazione Palermo - Crispi, che ha avviato le prime indagini, al fine di identificare gli eventuali autori.

Il titolare della rivendita, è stato invitato in Caserma per regolarizzare la denuncia di furto.

Dalle prime indagini esperite dai Carabinieri della Stazione Palermo - Crispi , le biciclette rubate nell’assalto, sarebbero sette da corsa e una con pedalata assistita, marca “BMC”.

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