Cronaca

In data 25 giugno 2012 alle ore 04.15 personale del 118 riceveva una disperata richiesta di intervento da parte di una donna, che dichiarava di essere stata vittima di accoltellamento da parte del proprio convivente, presso la propria abitazione di Santa Flavia (PA).

Immediatamente veniva allertata la centrale operativa della Compagnia Carabinieri di Bagheria, che celermente inviava sul posto delle pattuglie.

Ai militari si presentava davanti ai loro occhi una scena cruenta: la donna 41enne, sanguinante e riversa sul letto era stata ferita più volte con un’arma da taglio.

Tempestivamente soccorsa, la donna raccontava ai militari che la stessa, mentre era intenta a dormire, era stata oggetto di una violenta aggressione da parte del suo convivente FERRANTE Isidoro di anni 44, inizialmente mediante reiterati colpi di una padella in ghisa e poi con una forbice, mediante la quale il FERRANTE procurava delle ferite.

La vittima è stata poi trasportata presso l’ospedale Civico di Palermo e giudicata guaribile in giorni 30 per ferito da taglio, escoriazioni, lesioni e segni di strangolamento.

La furia del FERRANTE Isidoro era stata causata da alcuni episodi accaduti durante la loro relazione sentimentale, che durava da circa 10 mesi, che la notte del 25 giugno hanno fatto perdere il controllo al summenzionato.

Questi, dopo aver consumato l’azione delittuosa andava via, minacciando la donna di non sporgere alcuna denuncia nei suoi confronti.

I Carabinieri ascoltata la versione della vittima, si mettevano all’immediata ricerca del FERRANTE che dopo poche ore veniva rintracciato presso la sua abitazione in Terrasini (PA), pertanto veniva eseguito il fermo di indiziato di delitto e successivamente su disposizione della competente Autorità Giudiziaria tradotto presso la Casa Circondariale “Ucciardone” di Palermo.

Nel corso dell’udienza di convalida, sono emersi i gravi ed evidenti indizi di colpevolezza, il FERRANTE veniva tradotto ed associato presso la locale Casa Circondariale “Ucciardone” in stato di custodia cautelare, ove si trova tutt’ora ristretto.

nella foto Isidoro Ferrante

Ufficio stampa provinciale Carabinieri

Palermo, 29 giugno 2012

Semplice e toccante cerimonia nella mattinata di venerdì ad Aspra per la traversata che le vele latine della Comunità marinara di Aspra, altrimenti dette "vele della legalità", prendono il largo alla volta del porto di Palermo dove troveranno ad attenderli, autorità civili e religiose alle quali consegneranno il loro messaggio.

Che è il messaggio di speranza di una terra che è di mafia, ma anche di antimafia, dove sono nati Riina, Bagarella e Provenzano, ma dove sono nati anche Falcone , Borsellino e Don Pino Puglisi, il cui sacrifico può essere di esempio e di riscatto per la nostra terra.

Ci sono un centinaio di persone, giovani soprattutto, a salutare l'avvio della breve traversata, che avverrà dopo che saranno stati consegnati i riconoscimenti alla rappresentante del Dipartimento pesca, a Manfredi Borsellino oggi commissario di P.S. a Cefalù, figlio di Paolo, al pittore Gaetano Porcasi, all'attore Marcello Mazzarella.

Ci sono autorità civili, religiose  e militari: il presidente del consiglio circoscrizionale di Aspra, Atanasio Matera, il comandante della stazione dei CC. di Bagheria, Ettore Saladino, rappresentanti della GdF e della Capitaneria ed il magistrato Steni Saeli, della Lega navale di Aspra, oltre al presidente Gianfranco Sciortino, tra i promotori dell'evento.

A riprendere il tutto anche le telecamere di Linea Blu, la trasmissione della Rai che sull'evento costruirà uno "speciale".

Cerimonia sobria e contenuta, introdotta dall'inno nazionale cantato dal tenore Salvo Randazzo, anche lui tra i premiati, e che troverà uno dei momenti più toccanti quando verrà letta una poesia e cantata una canzone entrambe composte da Michelangelo Balistreri, anima e cuore di queste iniziative, e dedicate a Falcone e Borsellino e al commissario Beppe Montana, anche lui grande appassionato di mare ed il cui fratello impossibilitato ad essere presente ha mandato un messaggio

Ad accompagnare il tutto la chitarra di Francesco Maria Martorana.

A conclusione dei discorsi e della consegna dei riconoscimenti inizia la traversata del golfo di Palermo.

Ieri si è già manifestato a Capaci, il fenomeno ormai ricorrente in estate della cosiddetta alga tossica, nome scientifico, "ostreopsis ovata", un'alga titpica dei mari caldi che veicolata qualche anno fa sulla chiglia di quache nave proveniente dai mari caldi ad est dell'Africa, ha trovato nei nostri mari un habitat particolarmente favorevole alla riproduzione.

La ostreopsis ovata si moltiplica velocemente quando le nostre acque marine costiere, già ricche di nitriti e nitrati per gli scarichi talvolta indiscriminati a mare, in estate raggiungono temperature più elevate.

La tossina, irritante per la respirazione e per chi soffre di allergìa, si trova all'interno dell'alga: le giornate calde e di mare calmo e piatto ne favoriscono la proliferazione; quando poi arrivano i forti venti di maestrale che provocano un sommovimento delle acque,  questi provocano la frammentazione dell'alga e la dispersione nell'aria delle tossine allergizzanti o semplicemmente irritanti.

Secondo i rilievi dell'ARPA a Trappeto ed Aspra la concentrazione di ostreopsis ovata sarebbe già più del doppio, 27.000 cellule/litro, rispetto ai valori considerati non a rischio, e cioè 10.000 cellule/litro.

A Capaci invece nei giorni scorsi  i valori osservati erano "border line".

Ma è proprio a Capaci che ieri si sono verificati in alcuni bagnanti i classici sintomi provocati all'alga tossica.

Mai pensato di stipulare un contratto per una regolare fornitura e conseguente pagamento; così sarebbero andati avanti per dieci anni, secondo le accuse dei Carabinieri, i titolari di una intera palazzina di case popolari assegnate nel 2002 a San Cipirrello.

Sono stati i carabinieri a scoprire che  i residenti in quel condominio avevano escogitato e  messo in opera un complesso sistema di tubature che dalla condotta pubblica della rete idrica cittadina andava ad alimentare un serbatoio sistemato all'interno del condominio, e da qui ai vari appartamenti per il consumo familiare; ma nessuno che si fosse mai sognato di ricordarsi che per il consumo dell'acqua va pagata una bolletta.

Infatti l'APS ha accertato che dal 2007 nessuno, da quel condominio aveva mai inoltrato una richiesta per una regolare fornitura idrica.

Magari all'inizio avranno cominciato per necessità, ma dieci anni sono francamente troppi per sistemare una situazione di precarietà.

Per questo motivo i Carabinieri di San Cipirrello hanno arrestato per fragranza di reato con l'accusa di furto aggravato i 17 assegnatari degli alloggi, e hanno denunciato in stato di libertà otto assenti.

Naturalmente nel condominio c'erano insospettabili incensurati assieme a qualche pregiudicato.

Dopo la convalida degli arresti i condomini "furbi" sono stati rimessi in libertà in attesa del processo.

dai giornali

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