Cronaca

Intorno alle 19.30 il crollo di calcinacci da un vecchio edificio nel centralissimo corso Butera all'altezza del CentroMarket, pochi metri prima della scuola Bagnera, ha suscitato preoccupazione e allarme tra i passanti e i residenti della zona, che al fragore provocato dalla caduta degli intonaci esterni si sono precipitati in strada o affacciati da balconi e finestre.

Paura anche tra i clienti dei negozi che si affacciano in quel tratto di strada, e i passanti di corso Butera, per la presenza dato l'orario di un gran numero di persone in strada. Immediato è stato l'intervento dei vigili del Fuoco e di due pattuglie della Polizia urbana che hanno immediatamente transennato l'edificio e dell'architetto Salvatore Prestigiacomo, reperibile di turno dell'Ufficio Tecnico del Comune.

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E' stata una fortuna che nessuno in quel momento transitasse sotto quella palazzina, l'unico danno è stato provocato infatti ad un'auto posteggiata in prossimità del luogo del fatto.

I Vigili del fuoco stanno operando per mettere in sicurezza la facciata dell'edificio facendo venir giù i pezzi di intonaco pericolante.

Qualche giorno fa lo stesso problema si era verificato nella sede centrale del Municipio di Bagheria, dove alcuni cornicioni perimetrali prospicienti la via Goethe erano crollati, anche in questo caso senza arrecare alcun danno alle persone.

Il problema degli edifici fatiscenti del centro storico sta diventando molto serio: sinora per fortuna non c'è stata alcuna vittima, ma circa tre anni fa in via Passo del Carretto il crollo di un balcone schiacciò letteralmente una Fiat punto, ferendo gravemente uno degli occupanti.

Sono da oggi consultabili sul sito internet del Ministero dell' Istruzione le commissioni degli esami di stato che coinvolgeranno milioni di studenti dell'ultimo anno delle scuole superiori italiane.

Per conoscere i componenti delle commissioni dei vari istituti bisogna compilare i campi nello specifico  motore di ricerca  raggiungibile al link seguente http://www.trampi.istruzione.it/EsamiStato/ricercaEsamiStato.do

Palermo 29/05/2012- Un giro di scommesse clandestine riconducibile alla mafia e' stato scoperto a Palermo dal nucleo speciale di polizia valutaria della Guardia di Finanza che ha eseguito 11 ordinanze di custodia cautelare. 

L'operazione, denominata in codice ''Dirty Bet'', e' coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia. Gli indagati devono rispondere, a vario titolo, di esercizio del gioco clandestino e fittizia intestazione di beni, con l'aggravante dell'agevolazione di Cosa Nostra.

E' partita dal libro mastro delle scommesse trovato a casa di Giuseppe Provenzano, braccio destro del boss mafioso palermitano Giuseppe Liga, l'operazione che ha portato questa mattina all'arresto di dieci persone tra cui lo stesso Provenzano e il fratello Antonino. Sono 2 le ordinanze emesse dalla Procura: una per gioco clandestino aggravato dall'aver favorito la mafia a carico di otto persone e l'altra per intestazione fittizia a carico di altre tre, una delle quali destinataria anche del primo provvedimento. A casa di Provenzano venne trovato un file excel con la contabilita' degli affari mafiosi compreso il gioco clandestino.

Tra le dieci persone raggiunte dai provvedimenti di custodia cautelare in carcere per gioco clandestino, aggravato dall'aver favorito la mafia, e intestazione fittizia di beni vi e' anche Giovanni Pecoraro, 51 anni, che e' stato responsabile del settore giovanile del Palermo calcio e procuratore sportivo.

Per il procuratore aggiunto di Palermo Antonio Ingroia ''tutto il mondo delle scommesse clandestine, compreso quello sul calcio, e' gestito da Cosa Nostra''

E' riuscito a riparare a malapena nella vecchia caserma dei Vigili urbani di Villabate, il sindaco di Bagheria Vincenzo Lo Meo a conclusione dell'incontro tra i sindaci dei comuni del Consorzio e i sindacati dei lavoratori.

Di fronte ad una situazione di stallo che certifica una grave difficoltà delle amministrazioni per il pagamento di competenze pregresse, una cinquantina di dipendenti del Coinres ha di fatto costretto il sindaco Lo Meo, mentre gli altri sindaci riuscivano  ad allontanarsi, a rifugiarsi in un locale comunale dove si trova attualmente in compagnia dei Carabinieri che sono riusciti a proteggerlo da gesti inconsulti di qualche malintenzionato, che aveva manifestato l'intenzione di aggredirlo.

Sono stati allertati i Carabinieri di Bagheria e Misilmeri che stanno mandando alcune pattuglie a Villabate.

 

AGGIORNAMENTO

I rinforzi dei Carabinieri intervenuti da Misilmeri e Bagheria hanno liberato il sindaco Lo Meo dall'incomoda situazione in cui si era venuto a trovare e lo hanno riaccompagnato a casa.

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