Crisi comparto della pesca: vertice regionale a Porticello

Crisi comparto della pesca: vertice regionale a Porticello

cronaca
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I rispettivi consigli regionali al completo, di ANAPI PESCA e di UNICOOP PESCA, convocati ieri, venerdì 6 giugno, presso la sede di Unicoop pesca di Porticello, hanno affrontato il tema della crisi del comparto e della filiera della pesca siciliana.
Tra gli altri, hanno preso parte all'incontro il presidente nazionale Anapi pesca, Ivan Corea, ed il vice-presidente nazionale Giuseppe Spinosa, isieme al presidente nazionale Unicoop pesca, Francesco Zizzo e al direttore tecnico Natale Amoroso. A Porticello è giunta anche una delegazione di pescatori dal messinese ed una da Palermo.

La problematica, alla luce della oramai formata “Giunta di Governo Regionale” e della delega affidata al nuovo Assessore regionale alla Cooperazione e Pesca, On. Roberto Di Mauro, deve essere affrontata dagli organismi regionali competenti per mettere in campo le soluzioni più idonee a risolvere la grave crisi che da anni perdura nelle marinerie siciliane ma che oggi ha raggiunto l’apice.



E’ stato chiesto all’Assessorato Regionale alla Pesca una convocazione urgente del C.R.P. (consiglio regionale della pesca) su:


1- Fermo temporaneo di almeno 45 gg dell’attività di pesca. Un periodo ponte che consentirebbe di aprire negoziati con il governo regionale e nazionale per trovare ulteriori soluzioni a brevissimo termine per le imprese di pesca siciliane. Gli indennizzi del Fermo devono riguardare, tanto degli armatori che gli imbarcati.

2- Accordi tra il Governo Regionale e le società petrolifere a partecipazione regionale (L’IP) per una riduzione regionale del prezzo del gasolio e avvio della valutazione di quei progetti immediatamente cantierabili per l’utilizzo di carburanti alternativi al gasolio (già il 17 dicembre 2007 ANAPI, dopo un anno di studi e ricerche, aveva proposto al Governo Nazionale di allora un progetto, realizzabile in 6 mesi, per l’uso di un carburante ecologico, non inquinante, con un costo del 50% in meno del gasolio).

3- La regione Siciliana deve farsi carco di una richiesta vertente ad una Deroga transitoria alle norme UE sugli aiuti di stato per mettere in atto tutte le misure necessarie a sostenere le imprese di pesca e della filiera.

4- La Rimodulazione dei fondi FEP, prevedendo un aumento, adeguato a questa emergenza, della percentuale di aiuti per il fermo temporaneo.

5- Attuazione delle misure sulla fiscalità, con la conferma dei benefici fiscali e previdenziali contenuti nella legge 30/98 e l’inserimento dei prodotti ittici nel regime IVA agevolato di prima fascia. Equiparazione dell’Imprenditore Ittico a quello Agricolo.


6-
Innalzamento del tetto dai 30.000 € per gli aiuti- de minimis sul Caro Gasolio-, da portare a € 100.000,00 per impresa di pesca nel triennio 2008/10.

7- Trattamento di disoccupazione: legato all’asse prioritario del FEP – Misure socio economiche- Un vero e proprio Ammortizzatore Sociale per le giornate di lavoro non effettuate, prendendo come base un numero minimo di giornate garantite pari a 160.

8- Lavori usuranti: il lavoro a bordo sembra già rientrare nelle mansioni usuranti in base all’Art. 2 del Decreto 19 maggio 1999 del Ministero del Lavoro e della Previdenza sociale, che recita infatti dei lavori espletati in spazi ristretti e di mansioni di bordo. Si sarebbe potuto inserire già nell’ATTO CAMERA 3194 il seguente Emendamento : All’articolo 46-quater inserire il seguente comma: 3. Il lavoro a bordo delle imbarcazioni da pesca rientra fra le mansioni particolarmente usuranti ai sensi e per gli effetti di cui all’articolo 1, commi da 34 a 38 della legge 8 agosto 1995, n. 335 e successive modifiche.

9- Il D.L. 8 aprile 2008 n.59 “ REGIME SANSIONATORIO IN DIPENDENZA DELLE PROCEDURE DI INFRAZIONE UE, è passato alla Camera con l’art.8 non modificato, chiediamo alla Commissione al Senato di modificare i valori eccessivi delle sanzioni pecuniarie previste. Esagerate per il settore della pesca. Che se convertite in legge e quindi applicata. Potrebbe costituire una mazzata definitiva al settore.

10-
Eliminare l’obbligo di abbattere la potenza dei motori per accedere ai contributi FEP. Riteniamo un –contro senso- il fatto che le nostre imprese di pesca per sostituire gli apparati motori – obsoleti/vetusti, molto spesso anche causa di fattore di mortalità in mare- debbano addirittura ridurre la potenza motore originaria. Il tutto a discapito della sicurezza della vita in mare.

11- Proroga all’applicazione del “Pacchetto Igiene” che prevede che entro il 1 luglio 2008, tutti i pescatori debbano avere sostenuto un corso di formazione al termine del quale viene rilasciato un attestato sostitutivo dell’ex libretto sanitario. Viste le difficoltà del momento, è impossibile rispettare questo termine. Si richiede una proroga di almeno un anno, per permettere agli oltre 10.000 pescatori siciliani di essere messi nelle condizioni di dotarsi di detto attestato.

12-Una riorganizzazione della Direzione Regionale Pesca. Ci sembra che l’attuale organico sia carente dal punto di vista delle professionalità e della funzionalità. Soprattutto alla luce della gestione dei prossimi bandi FEP. Non vorremmo si ripetessero gli errori, magari in buona fede, che hanno causato problemi di vario tipo, all’espletamento dei bandi POR legati ad Agenda 2000/2006.

Per quanto attiene all’emergenza Caro gasolio, si rimane in attesa degli incontri, già Predisposti dal Ministro, per l’ 11/06/08 con le AA.di CC. e di quello successivo del 17/06/08, sulla base del quale ci si confronterà con i Ministri della Pesca Spagnolo, Francese, Portoghese e Greco nella riunione che si svolgerà a Roma, per delineare un percorso comune nella prossima riunione del 23 giugno prossimo a Bruxelles.
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