Ci risiamo: torna a Bagheria l'emergenza rifiuti

Ci risiamo: torna a Bagheria l'emergenza rifiuti

cronaca
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E' da qualche giorno che il triste e mortificante  spettacolo delle montagne di monnezza, che da qualche mese pensavamo non dovesse più perseguitarci, è tornato ad imperversare sulle nostre strade. 

La raccolta rifiuti procede ormai a scacchiera, si inetrviene dove la situazione è più grave, l'altro ieri all'angolo tra via Derelitto e via Palagonia, stamane in piazza Indipendenza e domani chissà. Nessuna novità invece per la 'discarica' di Incorvino.

E non parliamo del centro storico con i corsi principali che spesso spuntano al mattino con i sacchetti accatastati a ridosso di vetrine e negozi.

La situazione è appena appena migliore nella zona da Aspra a via Dante servita dalla ditta privata; in periferia però la situazione è drammatica.

Diversi i motivi che stanno concorrendo a rendere inguardabile Bagheria: il fatto innanzitutto che il commissario straordinario, smentendo una prassi iniziata con Biagio Sciortino e consolidatasi con Vincenzo Lo Meo, piuttosto che versare le competenze direttamente nelle tasche dei lavoratori Coinres che operano a Bagheria, circa 80, ha versato direttamente al Coinres le spettanze.

E questo gesto del commissario Michela La Iacona, vuole anche segnare una presa di distanza da un prassi dalla dubbia legittimità.

D'altro canto il Coinres è un ente in liquidazione ed il commissario, Roberto Celico, non può erogare stipendi, cosa che dovrebbero fare altri commissari nominati per gestire la partita corrente.

Insomma un bel guazzabuglio, con il risultato che i lavoratori hanno avuto solo il 50% delle spettanze di marzo 2014. La loro protesta pare che trovi fondamento nelle solite inadeguatezze di mezzi e dotazioni.

Sino allo scorso mese si era proceduto con il versamento di 140.000 euro mensili da parte del comune direttamente ai lavoratori dopo un loro sollecito extragiudiziale all'amministrazione, oltre ad versamento  di 40.000 euro verso il Coinres per coprire gli oneri sociali degli addetti.

Ricordiamo sempre che è vigente un appalto di una ditta privata per l'importo trimestrale di 40.000 euro che copre per la sola raccolta circa il 20% del territorio comunale.

Complessivamente quindi circa 200.000 euro mensili, insomma una cifra più contenuta rispetto agli esborsi di un tempo: intanto però è ferma negli uffici la gara per il grande ARO che consentirebbe l'operazione di trasferimento dell'intero servizio di raccolta e trasporto ai privati tramite una gara d'appalto che dovrebbe essere gestita dall'UREGA.

Le carte si sono arenate in qualche ufficio. E noi aspettiamo.

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