A giudizio i presunti assassini di Antonino Zito, il cui corpo fu ritrovato carbonizzato a Spuches

A giudizio i presunti assassini di Antonino Zito, il cui corpo fu ritrovato carbonizzato a Spuches

cronaca
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Inizierà il 10 Ottobre il processo a carico di Pietro Mazzara e Maurizio Pirrotta, i due uomini che secondo l'accusa sostenuta dal p.m. Maurizio Bonaccorso, hanno ucciso Antonino Zito con un colpo alla testa a Bonagìa in una baracca di 'stigghiolari': il luogo del delitto fu dato alle fiamme per cancellare elementi utili a potere risalire agli assasini, e di questo dovrà rispondere Carmelo Ferrara accusato di favoreggiamento.

Il corpo bruciato di Zito fu rutrovato il 19 dicembre del 2012 nei pressi dell'abbeveratoio in contrada Spuches, territorio di Santa Flavia: tra gli inquirenti, prima del riconoscimento del corpo, era scattato 'l'allarme rosso', e nella zona del ritrovamento arrivarono subito alti ufficiali dei Carabinieri, perchè si pensò lì per lì che potesse trattarsi del cadavere di Carmelo Bartolone, sottrattosi all'obbligo di firma proprio qualche settimana prima per paura di essere eliminato dai mafiosi bagheresi.

Poi dalla fede e da altri particolari fu possibile dare un nome al corpo carbonizzato.

A consentire di risalire ai presunti assassini anche le testimonianza della moglie dello Zito, Rosa Anaclio, che segnalò agli inquireenti che i due imputati erano molto amici del marito e che con loro Antonino si vedeva molto spesso.

La moglie di Zito assieme ai genitori e ai fratelli del marito, si è costituita parte civile : 'Voglio giustizia per le mie figlie la più piccola delle quali aveva 13 mesi quando mio marito venne ucciso' ha dichiarato la donna al Giornale di Sicilia che ripercorre oggi la vicenda in un articolo di Riccardo Arena

Le cause dell'omicidio Zito, che faceva il fruttivendolo, perpetrato presumibilemente a freddo, verrebbero fatte risalire ad un regolamento di conti per controversie insorte tra i tre amici per questioni di rapine o di traffico di stupefacenti.