"Sono al fianco dei 115 operai di Ati Group, di Emar e di Edil Tecna, aziende confiscate ad Aiello, i quali, naturalmente, tornano a protestare davanti ai cancelli della clinica Santa Teresa di Bagheria" lo dice il deputato regionale Ncd Pietro Alongi, il quale sottolinea che "non si può vanificare quanto le leggi finalmente consentono di fare in tema di lotta alla mafia e di beni confiscati".
"Questa confisca ad Aiello - riprende - è la più importante che sia mai stata fatta in tutta la nazione; quindi, un fallimento, anche parziale, sarebbe un danno di immagine per la stessa lotta alla mafia oltre che una jattura per i lavoratori che, comunque, non possono e non devono pagare colpe che non sono loro".
"Ho parlato con il commissario liquidatore, dottor Dara, il quale mi ha comunicato di un prossimo incontro urgente con il nuovo direttore ai beni confiscati, Umberto Postiglione, finalizzato all'individuazione di un percorso celere nel solco della legge che oltretutto garantisca sei o sette mesi di tranquillità economica ai lavoratori, per mezzo della cassa integrazione straordinaria, mentre si procede verso una soluzione definitiva e positiva.
La norma - continua Alongi - prevede o la vendita del bene, o l'affitto del ramo d'azienda oppure la liquidazione dello stesso. Occorre scegliere la migliore tra queste vie, tenendo accesi i riflettori sul contrasto continuo a Cosa nostra e sulla salvaguardia dell'occupazione. Per questo, la politica deve fare la propria parte, rimanendo vigile e attiva e, su questo, il mio impegno e quello della mia formazione non verrà mai meno. Alla ripresa delle attività dell'Ars, chiederò al presidente Nello Musumeci una convocazione urgente della commissione Antimafia con l'audizione del dottor Dara e del direttore Postiglione".
On. Pietro Alongi (NCD): per i lavoratori dell' Ati-Group una soluzione positiva è possibile
Typography
- Font Size
- Default
- Reading Mode