Cresce l'esasperazione dei lavoratori dell'Ati group e la vertenza si inasprisce nei toni e nei contenuti: una intera giornata in cui si sono svolti incontri interlocutori che non hanno consentito di fare un solo passo avanti, non hanno avuto altro effetto se non quello di far aumentare la rabbia di gente che da mesi non riceve uno stipendio e che deve sfamare le famiglie.
Proteste sulle gru, cortei, sit in, assemblee e quant'altro non hanno smosso per nulla una situazione che si è impantanata nel rimpallo di responsabilità tra quanti avrebbero titolo per intervenire.
Stamane pertanto dopo avere sigillato gli ingressi del posteggio riservato ai visitatori, i protestatari hanno chiuso il cancello di ingresso alla Clinica lasciando passare solo gli ammalati ed il personale sanitario e parasanitario, mentre il personale amministrativo, e quello delle pulizie e generico è stato bloccato all'ingresso.
Si è creata una situazione di forte tensione, e c'è voluto intorno alle 8.30 l'intervento autorevole del dr. Francesco Fucarini, dirigente del Commissariato di P.S. di Bagheria, che assieme all'ispettore capo Filippo Cannizzaro ha consentito il ripristino del regolare deflusso del personale e dei parenti dei degenti; ma non sono mancati momenti di scontri, per fortuna solo verbali, che grazie anche al buonsenso di parecchi dei presenti sono rientrati.
I lavoratori del ramo edile di Michele Aiello, oggi dell'Agenzia dei Beni confiscati, si sentono abbandonati da tutti, politici e sindacalisti compresi, e questo senso di isolamento li spinge a gesti incontrollabili.
Per fortuna è stato attraverso l'opera di mediazione del dr. Fucarini, reso possibile, un incontro che avverrà stamattina con la dr.ssa Manzo dell'Agenzia dei beni, mentre a nulla erano approdati ieri i colloqui con il dr. Dara e con il dr. Oteri.
In un comunicato fatto diffondere tramite i media l'on Piero Alongi dell'NCD sostiene che una soluzione di medio periodo, patrocinata dalla Regione, è praticabile: in effetti quello che è sinora mancato è un'opera di mediazione della politica che riesca ad individuare una soluzione possibile per il dramma di queste 120 famiglie.
AGGIORNAMENTO
Alle 9.30 è arrivata a villa S.teresa la dr.ssa Manzo dell'Agenzia dei beni confiscati che si è subito apprestaat per incontrare i lavoratori; era presente anche il sndacalista della Fillea CGIL Mario Ridulfo
Cresce l'esasperazione dei dipendenti dell'Ati group che tentano di bloccare villa S.Teresa
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