Operazione antimafia dei CC a Corleone e Palazzo Adriano: arrestato l'erede di Totò Riina

Operazione antimafia dei CC a Corleone e Palazzo Adriano: arrestato l'erede di Totò Riina

cronaca
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Dall'alba i Carabinieri della Compagnia di Corleone e del Gruppo di Monreale stanno conducendo una vasta operazione antimafia tra i comuni di Corleone e Palazzo Adriano.

Più di 100 sono i carabinieri impiegati, supportati da unità cinofile e da un elicottero.

Le indagini , coordiante dalla DDA di Palermo e avviate nel 2012, documentano gli assetti di cosa nostra all'interno del mandamento di Corleone.

Ad essere arrestate sei persone: Antonino Di Marco, custode al campo sportivo di Corleone, Pietro Paolo Masaracchia (ritenuto il capomafia di Palazzo Adriano), Nicola Parrino, Franco e Pasqualino D'Ugo.

Di Marco in particolare, era considerato l'erede di Totò Riina a Corleone: nel suo ufficio di dipendente comunale era diventato un covo perfetto per i summit. Lì si discuteva di appalti, estorsioni e campagne elettorali.

E nessuno sospettava che quella stanza fosse intercettata 24 ore su 24 da telecamere e microspie piazzate di nascosto dai carabinieri della Compagnia di Corleone. Così, per mesi, i fedelissimi di Riina sono finiti dentro un "grande fratello" che ha svelato molti dei loro segreti.

E all'alba sei persone sospettate di mafia sono state arrestate sulla base di un provvedimento di fermo emesso dai pm della Direzione distrettuale antimafia di Palermo Sergio Demontis, Caterina Malagoli e dal procuratore reggente Leonardo Agueci. 

Nel corso delle indagini sono state scoperti anche inetressamenti di cosa nostra per l'elezione del sindaco di Palazzo Adriano, Carmelo Cuccia, ed il Di Marco che si recava presso la egreteria palermitana del deputato regionale UDC, Nino Dina.