Antonino Zarcone: vi racconto la mafia di Bagheria e dintorni - Parte Prima

Antonino Zarcone: vi racconto la mafia di Bagheria e dintorni - Parte Prima

cronaca
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Il primo verbale che raccoglie le dichiarazioni del pentito  Antonino Zarcone viene aperto alle 11 del mattino del  29.09.14 e chiuso dopo le 17; nel mezzo c'è stato un breve intervallo.

Due constatazioni è possibile fare leggendolo. 

In primo luogo delle 190 pagine in cui è stato trascritto l'interrogatorio, circa 130, ben oltre quindi i 2/3  sono state omissate, in secondo luogo magistrati e inquirenti insistono su una serie di dettagli relativi alle circostanze legate alla consegna di denaro frutto delle estorsioni che contraddicono quanto dichiarato da altri pentiti, l'altavillese Vincenzo Gennaro in particolare, ma forse anche da qualche altro.

Per il resto le dichiarazioni ricalcano, per quanto riguarda i ruoli di vertice quanto detto da Flamia, con Zarcone che mostra, in ragione delle sue  frequentazioni, una conoscenza più approfondita della famiglia mafiosa altavillese.

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ZARCONE: Allora, il ruolo direttivo non... posso spiegare, non... eravamo io, Gino Di Salvo e Tonino Messicati Vitale che gestivamo diciamo tutto il mandamento...
P.M.: Sì...
ZARCONE: ...però ognuno aveva le sue mansioni, io uscivo fuori, sulla zona di Palermo per gli appuntamenti, Tonino Vitale si occupava sulla zona Misilmeri ed oltre e Gino Di Salvo si occupava dell'interno di Bagheria e i vari, le varie frazioni, i vari paesi sempre all'interno per quanto riguarda gli appalti, tutto il discorso di movimento terra, di edilizia e anche di estorsioni...
P.M. Sì.
ZARCONE: ...perciò diciamo che il nostro rapporto era più che altro raggruppato.
P.M.: Sì, lavoravate insieme diciamo...
ZARCONE: Sì...
P.M.: ... avevate questo ruolo insieme. Va bene.
ZARCONE: ... su tutto il mandamento.
P.M.: Su tutto il mandamento, perfetto.
ZARCONE: Ma il ruolo direttivo è stato sempre Nicola Greco.
P.M.: Si.
ZARCONE: ... come margine di tutto.
P.M.: Sì, cioè diciamo alla fine la decisione, le decisioni ultime le prendeva Nicola Greco?
ZARCONE: Non si intrometteva tanto perché più che altro gli interessava il suo territorio, Bagheria, non voleva occuparsi delle faccende dei vari paesi, né si voleva occupare di Villabate, né Casteldaccia, né Ficarazzi, né Santa Flavia, ma era raggruppato tutto, concentrato su Bagheria il suo scopo principale, dopodiché lasciava spazio a Gino Di Salvo che era il referente di Nicola Greco, perché io non ho mai avuto contatti diretti con Nicola perché il referente era sempre Gino...
P.M. : Sì.
ZARCONE: ... Gino Di Salvo.

altDopo avere approfondito una serie aspetti legati ad alcune estosioni fatte ai danni di due costruttori che operavano nel territorio di Altavilla, Marrobbio e Torres,  il p.m. chiede notizie, mostrandogli le foto, di alcuni degli arrestati nell'operazione Argo del giugno 2013.

P.M.: Va bene. Quindi ritorniamo all'esame che dicevamo, dunque andando in ordine alfabetico per i coimputati del procedimento del 7791, partiamo dalla posizione di Bruno Salvatore, che ruolo aveva questo soggetto?

ZARCONE: Bruno...?

P.M.: Bruno Salvatore Giuseppe.

ZARCONE: Di Bagheria?
P.M.: Sì.
ZARCONE: Allora, Bruno Salvatore vicino a Sergio Flamia, niente di importante, era soltanto a disposizione di Sergio per gli spostamenti che faceva Sergio. Da parte mia non ho mai usufruito di nessun beneficio anche perché per un periodo stu ragazzo ebbe un incidente, si occupava della sala giochi. So che una volta...
P.M.: Ma queste scommesse diciamo, c'era un interesse della famiglia mafiosa nell'attività delle scommesse?
ZARCONE: No completamente, soltanto era fra Sergio e... Tutti e due i cugini (ine.)
P.M.: Se ne occupavano.
ZARCONE: Sì, anche perché era un piccolo localino, niente di eccezionale.
P,M.: Quindi reati specifici di questa persona non le risultano?
ZARCONE: Niente, niente. Che era a disposizione soltanto di... di Sergio.
P.M.: Centineo Francesco?
ZARCONE: Non lo conosco.
P.M.: Non l'ha conosciuto, non ha avuto modo di conoscerlo?
ZARCONE: No.
P.M.: Centineo Piero nemmeno immagino!
ZARCONE: No.
P,M.: Cirrincione Michele?
ZARCONE: Cirrincione Michele fa parte in Cosa Nostra su Ficarazzi... su Villabate. Non è uomo d'onore, è soltanto a disposizione di Lauricella, veniva usato per estorsioni.

P.M.: Di DI SALVO Giacinto già abbiamo parlato, può dire quindi sinteticamente che ruolo aveva Di Salvo Giacinto?
ZARCONE: Il ruolo di Di Salvo Giacinto è che dopo la carcerazione di Pino Scaduto porta la notizia che lui era stato autorizzato alla reggenza su Bagheria coordinando tra Ficarazzi con Giovanni Trapani, Giovanni Trapani, dove portava a me la notizia che Nicola Greco non voleva che io mi interessavo sul territorio in quanto io molto legato a Pino Scaduto. Ma non fu così perché dopo quando fu Pino Scaduto, io ero stato autorizzato da Pino che mi aveva spostato sul territorio di Altavilla che poi non andò cosi (ine.) poi si è sistemato tutto ed è rimasto tutto per com'era e diciamo io ho iniziato il mio percorso in Cosa Nostra.
P.M.: Sì.
ZARCONE: La cassa l'ha saputa sempre Gino Di Salvo sia ai tempi di Pino Scaduto fino al giorno del mio arresto.
P.M.: Lei Fontana Salvatore lo conosce?
ZARCONE: Fontana Salvatore... di cognome no.
P.M.: Ha un'impresa di materiale edile.

ZARCONE: Di nome non mi dice niente, se vedo la foto (ine.) lo conosco, non...

altP.M.: Va bene, Gagliano Vincenzo?

ZARCONE: Gagliano Vincenzo lo conosco soltanto di essere amico di Sergio Flamia. Quando ci fu il tentato omicidio di Pietro Lo Iacono, Sergio si trasferi nel supermercato di Gagliano dove effettivamente lavorava in quel periodo...

P.M.: In che senso, e che legame c'era tra queste vicende?
ZARCONE: D'amicizia con...

P.M.: No, non ho capito, perché in relazione al tentato omicidio di Pietro Lo Iacono andò da Gagliano?
ZARCONE: Perché lui si... diciamo punto di riferimento era la... la sala giochi, stava sempre là davanti, poi ha cambiato e se n'è salito da... magari per stare più tranquillo, non essere più individuato, perché capiva che c'era rischio di... si era già scoperto che era uno, uno che era partecipe all'omicidio che si doveva fare nei confronti di Pietro Lo Iacono, se ne andò a lavorare da Gagliano. Gagliano io quello che posso dire su di me che l'unica cosa che faceva sia per me che nei confronti di Gino, che io ci passavo o mandavo a qualcuno: fagli sapere a Gino, a tale ora lo mandi in questa via per... diciamo come punto di scambio di appuntamenti, questo è stato l'unico rapporto che ho avuto... 

P.M.: E lui era consapevole del vostro ruolo diciamo!
ZARC0NE: Dottoressa ma è normale, conosceva gli individui, conosceva i personaggi, non, non penso che... però fatti specifici su Gagliano non... non ce ne ho.

P.M.: A lei non ne risultano.
ZARCONE: No da parte mia.

P.M.: Va bene, Girgenti Silvestro?
ZARCONE: Allora Girgenti Silvestro è un carissimo amico mio, mi dispiace pure che so che adesso si trova in questa situazione... io personalmente non l'ho mai coinvolto in nessuna situazione di atti criminosi, l'unica cosa usufruivo del suo locale che ogni tanto facevo qualche appuntamento ma per lui erano ragazzi diciamo normalissimi, non, non... non ho mai presentato a qualcuno come esponente e cose varie. Molto amico con Tonino Vitale che gliel'ho presentato io, infatti Tonino usciva spesso con, con lui, semplicemente perché era non era osservato, era un ragazzo pulito, non... niente di particolare. Ma altri fatti non le posso dire...