Ignazio Scardina (nella foto), bagherese di 63 anni, era stato arrestato nel 2012 assieme ad altri quattro presunti complici, di cui tre bagheresi, i pensionati Antonino Aiello e GiacintoSciortino ed il barista Salvatore Alaimo, con l'accusa di aver preso tangenti per accelerare l'iter di liquidazione della pensioni di invalidità.
La notizia viene riportata dal Giornale di Sicilia di oggi in un articolo a firma di Antonio Di Giovanni
In sede penale aveva patteggiato una pena di tre anni e sei mesi di reclusione, sentenza diventata esecutiva nel 2013. Ora arriva il pronunciamento della Corte dei conti che condanna lo Scardina a liquidare all'Ente pensionistico, che lo aveva già licenziato all'indomani dell'arresto, la somma di 30.000 euro perchè le condotte poste in essere dallo Scardina "appaiono lesive dell'immagine dell'Ente".
Era stata una donna a denunciare il 'sistema' messo in opera dagli imputati che 'adocchiavano' le potenziali vittime e poi mettevano a disposizione le loro conoscenze e i loro buoni uffici, (tra gli imputati c'era anche un impiegato della Prefettura Vincenzo Mirabella), per rendere più veloce il corso della pratica.
Chiedevano però il 10% di quanto, arretrati compresi, avrebbero incassato le vittime che si giovavano di questo sistema, da 500 a 2000 euro per ogni pratica.Se l'interessato nicchiava automaticamente si riduceva la velocità della lavorazione della pratica, viceversa se l'interessato aderiva alle proposte, la liquidazione avveniva in tempi brevi
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Ignazio Scardina, ex dipendente Inps, condannato dalla Corte dei conti a risarcire 30.000 euro
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