La morte di Pietro Bronzino getta nello sconforto un' intera comunità

La morte di Pietro Bronzino getta nello sconforto un' intera comunità

cronaca
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E' un dolore duro e insopportabile quello che pesante come il piombo attraversa l'aria greve e calda di stamattina e che avvolge il giardino della chiesa di Sant'Antonio a Bagheria durante i funerali del piccolo Pietro Bronzino, il bambino di 12 anni morto il 23 giugno in seguito ad una grave malattia.


Centinaia e centinaia le persone che si sono raccolte sul sagrato per rendere l'ultimo omaggio ad un bambino che, nonostante i pochi anni di vita, aveva saputo però regalare grande amore, gioie ed emozioni a quanti lo hanno conosciuto.

Pietro Bronzino era amato e benvoluto da tutti per il suo carattere gioviale e sempre allegro nonostante le menomazioni che lo affligevano.

Soffriva di una malattia degenerativa che lo ha portato prima alla cecità e che lentamente se lo è portato via dopo una lunga degenza in ospedale.

C'erano gli amici del quartiere e i compagni di scuola, Pietro frequentava la 3 media dell'Istituto Ignazio Buttitta di Bagheria, e quest'anno avrebbe dovuto sostenere gli esami di licenza media; ma un destino crudele gli ha impedito di realizzare questo piccolo traguardo.

C'erano i ragazzi della palestra dove praticava Judo e tutti i componenti della comunità parrocchiale di Sant'Antonio dove Pietro faceva anche il chirichetto.

bronzino

Pietro Bronzino figlio di due onesti e umili lavoratori, frequentava quasi giornalmente il campo sportivo di Santa Flavia dove si allena il Palermo Calcio Primavera.

Maurizio Calderone, responsabile dell'impianto sportivo comunale di Santa Flavia, commosso, ricorda Pietro come un bambino meraviglioso che era stato preso in simpatia da tutto lo staff e la squadra del Palermo calcio. Durante gli allenamenti stava a bordo campo con l'allenatore Bosi che lo aveva messo sotto la sua ala e a fine allenamento con preparatori e giocatori che, nonostante il suo handicap, giocavano con lui a calciare i rigori e ad inseguire la palla.

La società del Palermo ha voluto essere presente con il Responsabile del settore giovanile Dario Baccin, che nel raccontarci di Pietro a stento trattiene le lacrime ricordando che per la sua ironia e capacità di superare le avversità era diventato una vera e propira mascotte con cui si era creato un legame forte. Presenti anche alcuni giocatori o ex giocatori della Primavera del Palermo come il bagherese Cucchiara, Il casteldaccese Fiordilino e il ficarazzoto Monteleone. 

L'amministrazione comunale di Santa Flavia era presente con il Vice sindaco Salvo Sanfilippo e l'assessore Giuseppe D'Agostino a testimoniare questo forte legame che si era creato anche con il paese alle porte di Bagheria. Tanto che l'amministrazione comunale di Santa Flavia sta valutando l'ipotesi di intitolare lo stadio comunale alla memoria di Pietro Bronzino. Le rappresentanze del Palermo Calcio e del Comune di Santa Flavia hanno poi deposto la maglia del Palermo di Gilardino, indossata nell'ultima partita, sulla bara di Pietro, come omaggio.

Anche Biagio Sciortino, già sindaco di Bagheria, presente ai funerali ci ha ricordato la figura del piccolo Pietro testimoniandoci anche il dolore dei genitori e della famiglia composta da onestì lavoratori.

Per Bagheria c'era il Comandante dei Vigili Urbani , Salvatore Pilato, accompagnato da una delegazione di Vigili Urbani. Non c'erano altri rappresentanti dell'Amministrazione e delle istituzioni.

La Parrocchia e il quartiere di Sant'Antonino invece hanno mostrato un grande senso di comunità e unione, partecipando in massa all'indicibile strazio dei genitori e della famiglia, non facendo mai mancare sostegno, conforto e sincera solidarietà.

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Il Comune di Bagheria rende noto che in rappresentanza dell'Amministrazione era presente l'assessore Maria Laura Maggiore; ne prendiamo atto ribadendo che fino al momento in cui  siamo stati presenti al funerale non abbiamo visto nè l'assessore Maggiore nè il gonfalone comunale, le cui presenze avremmo opportunamente e volentieri segnalate.

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