Mafia, dalle rivelazioni del pentito bagherese Sollima emergono retroscena inquietanti

Mafia, dalle rivelazioni del pentito bagherese Sollima emergono retroscena inquietanti

cronaca
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Nel 2011 i boss di Brancaccio si erano messi in testa di annettere la cosca di Villabate e i capimafia di Bagheria erano pronti alla guerra. Toccò a un grande vecchio, Getano Tinnirello di corso Mille, intervenire per mettere la pace.

I contrasti fra i mandamenti di Brancaccio e Bagheria (di cui la famiglia di Villabate fa parte) furono solo momentaneamente sopiti e sarebbero di nuovo riesplosi in epoca recente. Lo scrive Riccardo Lo Verso sulle pagine di livesicilia.it.

Il pentito bagherese Salvatore Sollima racconta di un incontro avvenuto nel 2015 a cui avrebbero preso parte Giampiero Pitarresi e alcuni personaggi di Brancaccio di cui non conosciamo l'identità. Pitarresi è stato arrestato nel dicembre con l'accusa di essere al vertice della famiglia di Villabate. Degli altri partecipanti nulla sappiamo.

Pitarresi si fece accompagnare all'appuntamento da Sollima e Giuseppe Costa, l'uomo che deteneva la cassa della famiglia. I guardaspalle avevano un ordine preciso: sparare all'impazzata in caso di problemi. Ecco cosa ha messo a verbale Sollima nel 2015: “... fino a qualche mese e mezzo fa io dentro casa mia avevo una 38 e una 7,65, poi ci sono stati dei problemi Palermo Centro, dove Giampiero Pitarresi aveva un appuntamento con suo compare... discorsi un pochettino un pochettino delicati”.

Il verbale è pieno di omissis. Il pentito è sceso nei dettagli: “L'appuntamento è stata fatto al corso dei Mille dove io con mio padrino, perché è mio padrino Giampiero Pitarresi, siamo io con la mia macchina e lui con la sua macchina, siamo andati in questo appuntamento dove io personalmente io aveva una 38 di sopra e Giuseppe Costa aveva una 7. 65 pure lui di sopra. Lui è entrato in questa palazzina, in questo piazzale...”.

Ed ecco le raccomandazioni di Pitarresi: “... figlioccio, vedi che io sto entrando qui dentro e di qui dentro devo uscire, ti raccomando.... se Dio nni scansa, fra menzura tu un mi viri niesciri i cca, cummina un maciellu, viri ca io cca sugnu. E siamo rimasti fuori noi. Dopo qualche mezzora, tre quarti d'ora dell'appuntamento si sono chiariti, si sono parlati fra di loro, noi fuori...”.

Pitarresi era andato a discutere la competenza territoriale sulla messa a posto di alcuni esercizi commerciali. Quale fu l'esito dell'incontro e chi erano i misteriosi personaggi di Brancaccio non è dato sapere.

tratto da livesicilia.it 

 

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