E' morto questa notte all'età di 85 anni nella sua casa a Porticello, in conseguenza di una lunga malattia, Natale Tedesco, professore emerito di Letteratura italiana dell’Università di Palermo.
Intelletuale di rango è stato tra i maggiori esponenti italiani di critica letteraria e storica degli ultimi 50 anni.
Natale Tedesco era un bagherese d'adozione e rientra a piano titolo tra quegli intellettuali che hanno dato lustro a Bagheria nel mondo. Di padre napoletano si era trasferito giovane a Bagheria, paese di nascita della madre, abitando fino a pochi anni fa a Villa Palagonia, di cui era uno dei maggiori esperti ed autore di un prezioso volume sulla storia della villa.
Uomo dotato non solo di grande cultura, ma anche di una forte carica umana, la sua natura era caratterizzata da una vena empatica molto sviluppata e dalla capacità, dote soltanto dei grandi, di sintonizzarsi sulle frequenze del suo interlocutore e arricchirlo.
Sposato in seconde nozze con la Professoressa dell'Universita di Palermo Domenica Perrone, con cui ha avuto la figlia Laura, da un precedente matrimonio erano nati i figli Anna e Federico.
Allievo del grande Salvatore Battaglia, è stato definito "un indagatore dello snodo cruciale tra Ottocento e Novecento nell' ambito narrativo e poetico".
Per la critica, delle sue numerose opere si vuole almeno ricordare La condizione crepuscolare (Firenze 1970, tre edizioni) e i saggi su De Roberto, Svevo, Montale e Sereni. Si è occupato anche di storia dell’arte. Di recente ha pubblicato Viaggi in Sicilia. Arte cinema teatro (Acireale-Roma 2005); L’occhio e la memoria.
Il suo ultimo libro è una raccolta di sue poesie "In Viaggio" edito nel 2011.
La salma verrà portata domani mattina alle 11,00 a Villa Palagonia per la camera ardente e alle 16,30 si svolgeranno i funerali nella chiesa della villa.
Ai familiari giunga il cordoglio della Redazione di Bagherianews e in particolare del direttore Lorenzo Gargano che conosceva il Professore Natale Tedesco.
Il mondo piange oggi anche la scomparsa del Premio Nobel per la letteratura Dario Fò.
