Hanno visto una partecipazione di massa i funerali di Salvatore Crivello, l'operaio 50enne del Comune di Santa Flavia deceduto in seguito ad un incidente stradale ieri martedì 21 febbraio.
Un'intera comunità ancora incredula e attonita, in un clima di grande commozione e tristezza, si è stretta attorno ai familiari dell'operaio straziati da un dolore per un lutto a cui è difficile dare una spiegazione. Il feretro è stato trasportato a spalla per un tratto del corteo funebre tra due ali di folla, corteo a cui hanno partecipato tutte le auorità civili e militari del paese. Il Comune ha dichiarato per oggi il lutto cittadino ed annullato i festeggiamentii del carnevale che erano in previsione.Con un gesto di grande generosità la famiglia ha autorizzato l'espianto degli organi dal corpo del familiare, che daranno nuova vita e speranza ad altri esseri umani.
Porticello e Santa Flavia sono luoghi dove è ancora forte il senso di comunità, con pregi e difetti che ne derivano. Tutti ancora si conoscono tra loro e ognuno conosce dell'altro abitudini e stili di vita, virtù e debolezze.
Salvatore Crivello, che tutti chiamavano il "biondo" per la sua lunga chioma dorata, era simpatico a tutti a Porticello e Santa Flavia per il suo buon carattere e per la sua indole gentile. Andava in giro a bordo di una vespa ed era immediatamente riconoscibile da grande distanza.
Possiamo dire che Salvatore Crivello era uno di quei personaggi che incarnano antropomorficamente l'essenza stessa del luogo in cui sono nati e dove sono cresciuti; dietro un'aria un pò pittoresca quasi Garibaldina, c'era l'animo nobile di un uomo buono, che ha incontrato una morte insensata una mattina qualunque di febbraio, in una strada percorsa migliaia e migliaia di volte.
Lorenzo Gargano