Il Giudice Monocratico del Tribunale di Palermo Lorenzo Matassa ha assolto con formula piena e liberatoria un bagherese di 30 anni: D.M., accusato di stalking nei confronti di una giovane coetanea.
I fatti si riferiscono al periodo tra il 2008 e il 2013, quando i due protagonisti di questa vicenda avevano 20 anni. Per la Procura di Palermo il giovane avrebbe posto in essere condotte persecutorie nei confronti di una ragazza : J. L. di Bagheria. Le condotte si sarebbero concretizzate in ripetuti messaggi telefonici e chiamate al cellulare e in appostamenti fatti dal giovane presso l'abitazione e il luogo di lavoro della ragazza. Per l'accusa, condotta dal PM Carlo Lenzi, questi comportamenti avrebbero indotto la giovane a cambiare abitudini di vita, in particolare cambiando residenza e numero di telefono e facendosi accompagfanre da terzi quiando usciva da casa.
D.M. era difeso dall'avvocato bagherese Pietro Canzoneri (foto) , che nel corso del dibattimento è riuscito, con le proprie argomentazioni, a dimostrare l'estraneità del suo assistito ai fatti contestati. Il Tribunale, condividendo le argomentazioni della difesa, ha sottolineato come la condotte contestate non configurino il reato di atti persecutori, evidenziando che i presunti appostamenti e il cambio di abitudini di vita della ragazza non sono stati dimostrati. Per il giudice si è trattato di accuse generiche, tardive e non dimostrate, pronunciando quindi sentenza di assoluzione piena per il ragazzo "perchè il fatto non sussiste".