La crisi della raccolta dei rifiuti a Bagheria sta portando con se numerosi disagi di ordine igienico sanitario in un territorio che versava già in una condizione estremamente precaria su questo versante.
I cumuli di spazzatura non raccolta divengono ricettacolo di topi che infestano le vie cittadine come quelle extraurbane. La presenza di numerose discariche a cielo aperto, piccole e grandi, che spesso vengono poi date alle fiamme, aumentano ancor di più la percezione dell'emergenza in atto, percezione confermata dalla condizione di degrado e incuria delle più importanti arterie cittadine.
Una derattizzazione del territorio comunale, invocata da ogni parte, non è più infatti procrastinabile.
All'autoparco, centro temporaneo di raccolta dei rifiuti, dove vengono accatastate tonnellate di immondizia, i topi la fanno da padrone anche all'interno degli uffici dei lavoratori Coinres e all'interno dei locali. Autoparco dal quale si sprigiona un fetore malsano e insopportabile e che, giova ricordarlo, confina con un quartiere densamente abitato e condivide un muro di cinta con il mercato ortofrutticolo.
Ma anche a Palazzo Busetta in via Consolare, sede della Polizia Municipale e di alcuni uffici comunali, la situazione è grave. Da tempo il personale che li lavora ha segnalato la presenza di topi all'interno dell'edificio , anche nelle stanze del personale e di quelle abidite alla ricezione del pubblico sia al primo che al secondo piano del Palazzo. I Ratti e i loro escrementi sono stati visti dal personale negli armadi e persino dentro i cassetti di una scrivania. Da tempo è stata richiesta una disinfestaione urgente che sinora non è stata effettuata.
Sarebbe sin troppo facile definire questa grave situazione lo specchio di un comune che sembra aver perso la bussola e di una città che ha smarrito il senso di comunità. Certamente siamo al punto più basso raggiunto negli ultimi anni per quanto riguarda il decoro urbano e per invertire la rotta occorre una seria riflessione politica da parte di chi ha responsabilità di governo della città sugli errori fatti e sui percorsi da intraprendere.