Profili di illegittimità, il sindaco propone l'annullamento del regolamento sull'abusivismo

Profili di illegittimità, il sindaco propone l'annullamento del regolamento sull'abusivismo

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"Il regolamento ha vari profili di illegittimità, si ritiene opportuno l'annullamento in autotutela". Il nuovo segretario del Comune di Bagheria, Daniela Amato, boccia il discusso regolamento in materia di abusivismo nel 2017 aveva sollevato non poche polemiche, con i Verdi che hanno parlato di "sanatoria mascherata" e il Pd di "conflitto d'interessi grosso come una casa" per il sindaco Patrizio Cinque che ha problemi di immobili abusivi nella sua famiglia.

Così il sindaco Cinque e la giunta a 5 stelle hanno subito proposto una nuova delibera da portare adesso in consiglio comunale per "annullare il regolamento". 

"Avevamo ragione noi, è evidente", esulta il leader dei Verdi Angelo Bonelli, che aggiunge: "Luigi Di Maio lo definiva un modello da seguire in tutta Italia". "Un fatto gravissimo, quanto accaduto nella nostra città - dice il segretario del Pd Orazio Amenta - sotto elezioni regionali si è ingannata la gente promettendo con questo regolamento cose che la legge vietava. E ricordiamo che il Movimento 5 stelle, per bocca del deputato regionale e allora candidato presidente Giancarlo Cancelleri, invece di prendere le distanze dal sindaco Cinque parlò addirittura di modello Bagheria.

Sulla vicenda del regolamento il particto democratico aveva presentato un esposto in procura (le indagini sono ancora in corso). Nell’esposto anzitutto si sottolineava un possibile conflitto d’interesse sia perché il regolamento è stato proposto dal sindaco Patrizio Cinque, "che insieme ai parenti è proprietario di un immobile abusivo" sul quale pende richiesta di sanatoria, sia perché è stato votato da consiglieri che "hanno parenti in linea retta proprietari di immobili abusivi". Ma, entrando nel merito, si sollevavano altri dubbi.

Il regolamento approvato dai 5 stelle a Bagheria consente di concedere "il diritto di abitazione" in un immobile abusivo utilizzato come prima casa e per il quale il Consiglio comunale abbia deliberato il mantenimento "per soddisfare il fabbisogno di edilizia residenziale" non solo al «responsabile dell’abuso e ai componenti del suo nucleo familiare al momento della costruzione dell’immobile, ma anche "ai figli, parenti in linea retta, sposati o coppie di fatto occupanti unità immobiliari autonome dello stesso fabbricato". Un altro punto contestato è un articolo dal titolo “Casi eccezionali”. Come si legge nel testo dell’articolo del regolamento, "nei casi in cui l’immobile acquisito al patrimonio comunale non possa essere mantenuto in zona di inedificabilità assoluta, se il Comune non dispone delle somme necessarie per demolire l’immobile il sindaco può concedere il diritto di abitazione temporaneo solo se si tratta di dimora abituale e fino a quando il Comune non reperirà le somme per la demolizione". Il sindaco insomma ha un potere di non poco conto.

Adesso il regolamento sarà annullato, così propone "in autotutela" lo stesso sindaco Cinque. Su questo regolamento era arrivata anche una nota del dipartimento Urbanistica della Regione che aveva sollevato molti dubbi di legittimità.

Tratto da Repubblica.it

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