“Ha preso il posto dello zio Pino Scaduto”, il bagherese Paolo Liga condannato a 12 anni e 4 mesi

“Ha preso il posto dello zio Pino Scaduto”, il bagherese Paolo Liga condannato a 12 anni e 4 mesi

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 PALERMO - Avrebbe seguito le orme dello zio, il capomafia di Bagheria Pino Scaduto. Paolo Liga, bagherese di 52 anni, sarebbe diventato l'uomo forte del mandamento mafioso di Bagheria.

Il giudice per l'udienza preliminare Marco Gaeta lo ha condannato a 12 anni 4 mesi di carcere- lo scrive il giornalista di cronaca giudiziaria Riccardo Arena su Livesicilia. Meno dei diciotto chiesti dalla Procura. È comunque una pena pesante, tenendo conto che è scontata di un terzo così come previsto per coloro che scelgono di essere giudicati con il rito abbreviato.

Liga fu arrestato nel gennaio 2018 su ordine della Direzione distrettuale antimafia di Palermo. I carabinieri del Nucleo investigativo scoprirono che custodiva l'arsenale del clan, si occupava di estorsioni e gestiva i ce prima ancora a Castellammare del Golfo nel febbraio 2016 dopo 4 mesi di latitanza ne regno di Messina Denaro. Sono stati appurati i contatti con i boss di Palermo e di Trapani, dove resta latitante Matteo Messina Denaro.

Assieme a lui finirono in carcere gli altri imputati condannati oggi: Gioacchino Di Bella (condanna a 2 anni contro gli 8 chiesti dall'accusa), Riccardo e Claudio De Lisi (rispettivamente condannati a 11 e 7 anni di carcere con uno sconto rispetto alle richieste), Pietro Liga (2 anni e 8 mesi, anche per lui erano stai chiesti otto anni). Altri ancora hanno scelto di essere processati con il rito ordinario. 

L'unico assolto è Giuseppe Sanzone (la richiesta di condanna per lui era di sette anni), difeso dagli avvocati Enrico Sanseverino e Carolina Varchi. L'imputato è stato subito scarcerato.

Non ha retto al vaglio del giudice la ricostruzione dell'estorsione subita dal titolare di una società che gestisce la sicurezza nei locali notturni della zona. Vittima del pizzo anche un intermediario finanziario di Bagheria, costretto a cedere la sua macchina per saldare un “debito” da 50 mila euro con la mafia.

Il bagherese Liga Paolo, inoltre:

- appartiene a famiglia tradizionalmente contigua ad ambienti mafiosi, in quanto nipote diretto di Scaduto Giuseppe - in carcere dal 2008 poiché ritenuto capo del mandamento di Bagheria - e fratello di Liga Pietro, in carcere poiché soldato della medesima consorteria e destinatario, da ultimo, della custodia cautelare in carcere nell’ambito delle Operazioni Libeccio dell’agosto 2015 (per aver tentato, in carcere, di estorcere del denaro ad altro detenuto) e RESET 2, per numerose estorsioni perpetrate;

- già accusato, in passato, di aver organizzato un traffico internazionale di droga tra Italia e Stati Uniti, ha precedenti penali per traffico di stupefacenti, per aver organizzato e diretto un traffico di droga attivo nelle province di Palermo e Trapani, ed evasione

LIGA PAOLO

DE LISI CLAUDIO 

DE LISI RICCARDO

SANZONE GIUSEPPE

LIGA PIETRO

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