Alta tensione al cancello dei Francesi: un gruppo di giovani resta chiuso, la replica dei residenti

Alta tensione al cancello dei Francesi: un gruppo di giovani resta chiuso, la replica dei residenti

cronaca
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Resta alta la tensione alla discesa a mare dei Francesi ad Aspra, dopo le polemiche delle scorse settimane sulla chiusura del cancello di accesso da parte dei residenti e successiva riapertura ordinata dal sindaco Filippo Tripoli.

 L'altro ieri un gruppo di ragazzi sui 20 anni, quasi tutti studenti, saliti dalla spiaggia pochi minuti dopo le venti, ha trovato il cancello sbarrato senza la possibilità di poter uscire. 

L'ordinanza sindacale che ha disposto l'apertura del cancello infatti, consente l'accesso al pubblico soltanto dalle ore 8,00 fino alle 20,00. 

Dopo circa 20 minuti in cui il cancello non è statto aperto - ci ha detto una delle protagoniste di questa vicenda- nonostante le rimostranze dei giovani rimasti all'interno, è stato infine consentito loro di uscire quando una delle persone presenti ha manifestato i segnali di una crsi di panico. 

Alcuni residenti dei Francesi con una nota sull'accaduto hanno così replicato: "Il mancato rispetto di un ordinanza sindacale costituisce un reato. L’uscita è imposta dal Sindaco alle ore 20.00, qualunque persona che non rispetta l’orario, per motivi di necessità, da non poter rispettare la norma, può chiamare i vigili o le forze di polizia. I bagnanti non hanno chiamato nè polizia nè vigili. Forse perché sapevano di essere in torto. Vigili e Forze dell'Ordine sono stati chiamati da noi proprietari. Per quanto riguarda la ragazza che stava male quando i proprietari sono stati avvisati il cancello è stato subito riaperto. Voglio ricordare che salire dopo le 20 è reato. Le autorità competenti sono state avvisate dell’accaduto.” 

Una replica piccata quella dei residenti che a nostro avviso non cancella la "gaffe" per il fatto increscioso avvenuto e per la mancanza di "savoir faire" dimostrata nell'occasione. Non era necessario mostrare tale pugno di ferro con dei ragazzi colpevoli di essere saliti dalla spiaggia con un ritardo tutto sommato tollerabile. I residenti si sentono presi d'assalto e mostrano i sintomi di una "sindrome da accerchiamento", complici forse anche le intricate vicende urbanistiche della zona.

Quali sono i loro argomenti? I più solidi sono una sentenza seguita ad una causa decennale che sancisce che la strada di accesso ai Francesi è privata; la mancanza di altri accessi a mare a Mongerbino, anche se previsti nel prg, che alleggerirebbero la " pressione" sulla piccola spiaggia. Il fatto che nel nuovo Prg approvato l'accesso al mare ai Francesi, forse per un errore materiale, è stato cancellato. Un divieto di balneazione per pericolo caduta massi sulla spiaggetta istituito e non apposto in loco. La mancanza di controlli sul rispetto dell'ordinanza sindacale e l'enorme trambusto generato dalla centinaia di fruitori della spiaggia, la cui fama ormai ha valicato i confini bagheresi.Infine l'emergenza covid e le normative anti assembramento che verrebbero sistematicamente violate.

Da questo accaduto è nata una petizione online, ben argomentata in punto di diritto, per la rimozione del cancello di accesso alla spiaggia pubblica dei Francesi.

Al seguente link è possibile leggere ed eventualmente sottoscrivere la petizione: 

 https://www.change.org/p/filippo-tripoli-sindaco-di-bagheria-accesso-libero-ed-illimitato-per-la-baia-dei-francesi-mongerbino

 

Lorenzo Gargano

 

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