I Carabinieri al comune di Bagheria per gli appalti del Coinres

I Carabinieri al comune di Bagheria per gli appalti del Coinres

cronaca
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Bagheria, 25 novembre 2011 - Da due giorni carabinieri della locale Compagnia stanno procedendo alla acquisizione presso gli Uffici comunali, in particolare in quello che si occupa di Lavori Pubblici di documentazione "calda" riguardante il Coinres.

In particolare i militari hanno richiesto gli atti  (a partire dal 2009 e per tutto il 2010)  riguardanti l'affidamento di noli "a caldo" "a freddo", (vale a dire con o senza l'operatore a bordo dei mezzi) fatti dal Coinres. Pare che l'operazione continuerà anche domani: di certo c'è che l'indagine viene coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia.

Non sono stati pochi nel passato i punti di contatto emersi  tra dipendenti e aziende che hanno operato all'interno del Consorzio e gli interessi di cosa nostra,  in diversi comuni aderenti al Consorzio

Si ricorderà come anche la Commissione parlamentare nazionale di indagine sui rifiuti, che aveva ascoltato autorevoli responsabili della sicurezza e dell'ordine pubblico nel nostro territorio, nella sua relazione conclusiva puntò l'indice in particolare contro il Coinres ipotizzandone per vari aspetti  una permeabilità agli interessi  di cosa nostra.

Qualche tempo fa i carabinieri della locale Compagnia avevano ripetutamente convocato in caserma per la consegna di documentazione riguardante i noli al Coinres, l'attuale direttore generale Riccardo Incagnone.

Già allora anche in concomitanza con un rapporto di indagine consegnato alla magistratura da parte della Guardia di Finanza, che segnalava gravi irregolarità contabili nei bilanci e nella gestione finanziaria, circolarono voci circa provvedimenti degli inquirenti nei confronti della dirigenza del Consorzio dei rifiuti, voci che poi si rivelarono infondate.

Le indagini comunque continuano per capire con quale criteri venivano scelte  e pagate le ditte che dovevano gestire con uomini e mezzi le varie emergenze rifiuti che dall'estate del 2008 si sono avute nei comuni del Consorzio.

Emergenze, e non è inutile ricordarlo, non scaturite da proteste circa il mancato pagamento delle spettanze, ma da una astensione dal lavoro da parte degli operatori che chiedevano le cosiddette D.P.S., dotazioni personali di sicurezza.

Una mancata spesa di poche decine di migliaia di euro che provocava poi, oltre ad indescrivibili danni per l'immagine dei comuni anche incalcolabili danni economici che ancora oggi paghiamo.

Angelo Gargano

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