Guerra a 'sosta selvaggia' a Palermo, e a Bagheria cosa facciamo?

Guerra a 'sosta selvaggia' a Palermo, e a Bagheria cosa facciamo?

cronaca
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E’ sui giornali cittadini di ieri: diecimila multe in soli 45 giorni per sosta selvaggia a Palermo: Street control il sistema di telecamere mobili a bordo delle auto della polizia municipale immortala con una foto le targhe delle auto posteggiate a “capocchia”, in doppia fila soprattutto.

Il sistema di controllo acquisisce i dati su un computer che poi, a fine turno, vengono trasferiti al “cervellone” centrale della SISPI che risale ai proprietari delle auto guidate da automobilisti indisciplinati, ed entro quaranta giorni arriva la multa.

Quattro auto attrezzate con il sistema Street control sono costate al Comune di Palermo 40.000 euro.

Un investimento ben fatto, se si pensa che già ad oggi ci sarà un introito potenziale di circa ottocentomila euro per il comune di Palermo, ma soprattutto, perché questo crediamo sia lo scopo finale, per avere un traffico appena più civile e ordinato.

E Street control assieme ai due autovelox fissi sistemati in viale della Regione i frutti li sta dando, anche in termini di maggiore sicurezza del traffico.

Ci sono automobilisti già sanzionati più volte che hanno capito l’aria che tira e si adeguano.

Tra l’altro a dimostrazione che il comune di Palermo non intende utilizzare il sistema per fare cassa, l’elenco delle strade in cui circolano le auto dotate delle telecamere di Street control viene settimanalmente aggiornato e pubblicato sul sito ufficiale del comune di Palermo

I vantaggi di Street control rispetto al sistema tradizionale delle multe elevate con taccuino alla mano ?

Intanto la rapidità dell’intervento; non c’è bisogno che gli agenti di Polizia Municipale scendano con il solito sussiego e bon ton dalle loro auto, dando il tempo all’automobilista indisciplinato che solitamente viene lestamente allertato da un rete di solidarietà,(il cassiere del bar o del supermercato, il posteggiatore abusivo, ecc…) di precipitarsi a spostare l’auto

E poi l’oggettività del rilevamento, messo in atto dall’occhio neutrale della telecamera.

E a Bagheria?

Pensatevi a bordo di un’auto che immortala in certe ore della giornata, la scia ininterrotta di auto in doppia fila nel corso Butera o in via Dante o di via Papa Giovanni.
Una vera manna per le esauste casse comunali. Ma nel nostro “borgo selvaggio” queste cose non solo non si fanno, ma neanche si pensano.

Noi comprendiamo che in un periodo come questo, tra grandinate di IMU, Tarsu, regali e abiti per matrimoni e prime comunioni non si sente certo il bisogno di qualche bel verbale da 80 euro.

Ma qualcosa per cercare di frenare l’indisciplina dilagante di auto e motorini andrebbe pur fatto.

A Bagheria, ricordiamolo, ci fu un tempo in cui funzionò addirittura l’autovelox, ci fu un tempo in cui gli incassi delle multe arrivarono a quasi un milione di euro; ci fu un tempo, a dire il vero, in cui le amministrazioni si impegnavano anche per il recupero dell’evasione di Tarsu e Tosap.

Certo per evitare le mazzate potrebbe servire la prevenzione e il convincimento.

Ma per noi siciliani, palermitani o baarioti doc questi sistemi soft servono a poco.

Come si dice in dialetto conosciamo e comprendiamo un solo linguaggio, e cioè “u scrusciu ri catini”.


 

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