Almeno una decina di ettari di sterpaglie, ulivi sparsi e agrumeti trascurati stanno bruciando da oltre due ore in contrada Sant'Isidoro, tra l'omonima villa , la torre della macchina Giangrasso, il confine nord-est del cimitero e la bretella di accesso che si diparte dal viale Sant'Isidoro e conduce al cimitero stesso.
I vigili del Fuoco stanno cercando di contenere le fiamme che spinte dal vento di scirocco e alimentate da erba e legna disseccate si levano in certi momenti alte e pericolose e stanno rischiando di estendersi sino ad alcuni agrumeti ben tenuti, e a qualche abitazione di campagna
Anche qualche modesta costruzione di campagna è stata danneggiata dalle fiamme: i vigili del fuoco presenti peraltro ancora con mezzi inadeguati stanno facendo del loro meglio per evitare pericoli per qualche casa abitata e per le coltivazioni.
Ma quello di oggi è solo l'ultimo di una serie di episodi ormai pressocchè quotidiani.
Tutta la città e i dintorni in questo periodo sono una polveriera: larghe aree con erba secca anche all'inetrno del centro abitato che, vuoi per dolo vuoi per caso, in questo periodo costringono i vigili del Fuoco più volte al giorno a fare la spola con Bagheria.
Sinora per fortuna non è acccaduto niente di particolarmente grave, ma non possiamo sempre sperare nella buona stella.
Occorre obbligare i proprietari di queste aree a bonificarle per evitare richi più gravi per i cittadini,e soprattutto sanzionare gli inadempienti: sin quando le ordinanze sindacali resteranno lettera morta come le gride di manzoniana memoria, dovremo stare sempre in campana.
A fuoco ettari di sterpaglie e terreni abbandonati in contrada Sant'Isidoro
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