Furto all'autoparco: è fuoco amico?

Furto all'autoparco: è fuoco amico?

cronaca
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Ci sono tutti gli elementi per sospettare che il furto all'autoparco non avesse solo come obiettivo rubare più o meno 500-600 litri di gasolio e non 900 come era stato detto in un primo momento: lo si è visto facendo un inventario più rigoroso dopo il raid della notte scorsa quando oltre al carburante   è stata trafugata una autovasca-satellite assieme alle chiavi di tutti gli automezzi presenti in quel momento nel deposito.

La prima conseguenza visibile per i cittadini è la mancata raccolta che ha già fatto debordare i sacchetti dai cassonetti, visto che si è dovuto lavorare con solo mezzo disponibile per la raccolta nell'intera città.

Ed è questo l'elemento che fa pensare che il furto comunque fatto da gente pratica, e vedremo perchè, non fosse l'unico obiettivo dei malviventi.

I ladri hanno forzato una catena posta al cancello d'ingresso ed hanno successivamente tagliato con il flex  i catenacci di due portoni metallici di ingresso dei magazzini, all'interno dei quali vengono custoditi i mezzi, che non sono del Coinres, ricordiamolo, ma sono dati in uso da un'azienda di Pisa,  la Gorent, che dà una sola chiave agli utenti, in questo caso il Consorzio.

Una operazione ben studiata, da professionisti ci dice uno che incontriamo all'autoparco, dove siamo stati questa mattina, da gente che conosce bene luoghi e abitudini tra cui quella degli autisti di lasciare  inserite le chiavi nel cruscotto 

Oggi infatti, si è dovuto provvedere a sostituire tutti i cilindretti dei quadri elettrici, per potere fare ripartire i mezzi.

Se avessero dovuto usare dei tubi di gomma per succhiare il gasolio sarebbero occorse ore e ore per aspirare tutto quel gasolio , ci fa notare un addetto all'autoparco; se invece l'operazione viene fatta, per esempio, con un motorino, si impiegano una ventina di minuti.

Quindi è chiaro che l'obiettivo primario fosse il carburante, anche perchè l'autovasca, è  l'ipotesi che fa un altro addetto, sarà magari servita per trafugare le taniche: almeno venti-venticinque da 20-25 litri è stato ricalcolato, dopo che sono stati rifatti in mattinata  i calcoli sulla effettiva dotazione di carburante nei mezzi.

E possibile quindi che già nelle prossime ore verrà ritrovata l'autovasca-satellite, mezzo che di fatto  non ha un mercato, magari abbandonata iin qualche trazzera 

Chi ha rubato conosceva anche orari e abitudini e sapeva che in un'area dove non esiste sorveglianza c'è un arco di tempo orario in cui si può comodamente fare quello che si vuole al riparo da occhi indiscreti.

Per non farla lunga, come si suole dire, la mano viene da dentro, quantomeno il basista o qualcosa in più di un semplice basista.

Ma è il messaggio delle chiavi che in questa storia non convince: a chi è inviato? al commissario del Coinres, al sindaco, agli stessi operatori del Coinres?

A margine una notazione: da quanto tempo le autorità sanitarie non verificano le condizioni di salubrità del mercato ortofrutticolo, che, come è noto, è attiguo all'autoparco ?

Lo facciano, e poi ci dicano  se pensano che in Etiopia o in Uganda o in Somalia o in un posto che si trova nel buco più arretrato e povero del mondo si possa tollerare una situazione del tipo di quella che abbiamo visto noi questa mattina.