Giugno d'arte: la "Pop" dilaga a Palermo

Giugno d'arte: la "Pop" dilaga a Palermo

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Un bastimento colossale di opere appartenenti al genio eclettico del "genere pop", Andy Warhol, sbarca a Palermo.
Andy Warhol - Storia del mito per immagini, è il titolo dell’esposizione promossa dall’associazione Mare con il patrocinio della Provincia:

108 tra pezzi unici, grafiche, oggetti, foto e video, e ancora, copertine firmate di dischi dei Velvet Undergound e dei Rolling Stone, un ritratto di Liza Mannelli (1978) e uno di Liz Taylor (1962) le opere allestite, tutte eseguite tra il 1957 ed il 1987, in mostra presso il Loggiato San Bartolomeo e provenienti dalla collezione Rosini-Gutman.
Affascinato dai miti della società dei consumi, Andy Warhol si include tra essi, conscio del suo essere unico tra le star, e sbattendo sotto gli occhi di tutta la società del suo tempo il suo essere un vero e proprio “malato d’arte”.

Di recente l’avevamo visto in mostra a Bagheria, con alcune sue opere esposte insieme a quelle di Renato Guttuso all’interno della esposizione “La Potenza dell’Immagine”, appena conclusasi a Villa Cattolica.

D’origini slovacche Warhol è il capostipite di un modo nuovo d’intendere la cultura popolare, pop: per lo spessore concettuale, per la spregiudicatezza, per la presenza mediatica.
Le sue opere hanno messo in discussione il concetto stesso di arte, e da espressione d’elite che era la adeguò ai cambiamenti della società, del costume e della tecnologia della seconda metà del Novecento.

L’arte, con lo stile che subito dopo grande impulso diede alla “Pop Art”, fu la sua scelta di contestazione: il contesto urbano, le lacerazioni in una società distorta ed ossessionata dal nascente mito “dell’immagine”, la bellezza nel movimento di una donna quanto nella calda voce del rock, sono le dimensioni in cui affonda lo sguardo Warhol.



Fu pittore, scultore, regista, pubblicitario, grande provocatore, sempre al di là della schiera, e come uomo si mostrò sempre critico verso i presupposti alla base del consumismo, pur condividendone i metodi applicati alla “comunicazione” nella società di massa.

Fatalmente attratto dalla foga delle nuove mode di allora, carnivore ed autodistruttive, preferì alla vita la seduzione rovinosa di estetismo, trasgressione e filosofia.



La mostra è aperta gratuitamente fino al 29 giugno da martedì a giovedì ore 16-21, da  venerdì a domenica ore 16-24, escluso il lunedì.
Ex Loggiato San Bartolomeo, corso Vittorio Emanuele - Palermo.
Ingresso gratuito
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